L’ivoriano, ospite a “Talents d’Afrique” su Canal+Sport, spera di rientrare nel giro. “Mi sento bene, ho ancora tempo per essere richiamato”
Un rapporto controverso quello tra Gervinho e la sua Nazionale. L’attaccante ivoriano del Parma, assente da due anni, ne ha parlato lunedì sera alla trasmissione “Talents d’Afrique” in onda su Canal+Sport. Non negando il dispiacere per le mancate convocazioni. “Non dico che sono triste ma è sempre un piacere difendere i colori del proprio Paese. Ho giocato per oltre dieci anni in Nazionale, adoro questa maglia e questi colori. Anche da lontano rimango il primo sostenitore della squadra”.
PROMESSE NON MANTENUTE. “Ho sentito Kamara al telefono quando fu nominato ct della Nazionale. Ai tempi ero ancora in Cina, ci siamo scambiati le nostre impressioni e ho apprezzato il suo approccio. Appena rientrato in Italia mi chiamò per le due partite di qualificazione contro la Repubblica Centrafricana ma preferì prendere tempo perchè ero arrivato da poco a Parma. Lui poi è venuto a trovarmi a Parma, ne abbiamo discusso e mi chiese di tornare con la Guinea a Conakry. Gli dissi che non c’erano problemi e che ne avremmo parlato al momento opportuno. Da quel giorno non ho più ricevuto notizie da lui, penso che abbia perso il telefono“.
CALORE. “Quando un intero Paese ti vuole il cuore si riscalda. Mi ha toccato molto sentire che tutta la Costa d’Avorio mi reclamava durante l’ultima Coppa d’Africa. E l’amore che la gente nutre nei miei confronti mi motiva a voler indossare ancora quella maglia per portare gioia agli ivoriani“.
DISPONIBILITA’. “Non è ancora arrivato il momento di dire addìo alla Nazionale, non voglio che l’ultima partita resti la sconfitta contro il Marocco. Mi sento bene fisicamente e mentalmente, ho ancora tempo per essere richiamato“.