Incrocio particolare per il giovane difensore dell’Inter, lo scorso anno in prestito al Parma con cui collezionò 24 presenze e una rete
Quella di sabato pomeriggio a San Siro sarà una partita speciale per Alessandro Bastoni, che da freschissimo ex si ritroverà di fronte il Parma. La squadra che lo ha lanciato in pianta stabile in serie A dopo gli esordi all’Atalanta consentendogli di accumulare una buona dose d’esperienza prima di rientrare all’Inter.
FIDUCIA. Il tecnico Conte stravede per il giovane difensore, classe ’99, di Casalmaggiore tanto da fargli scalare in fretta le gerarchie fino a diventare la prima alternativa al terzetto Godin, De Vrij e Skriniar. Il ds Faggiano aveva tentato di prolungare il prestito di un’altra stagione ma i nerazzurri, su espressa volontà dell’allenatore, si erano opposti, convinti che il suo piede mancino, unico nel reparto arretrato, e la capacità di giocare a tre potessero valere un impiego costante, soprattutto, in campionato.
CHANCE. Effettivamente nelle ultime tre partite è sempre sceso in campo, due volte da titolare e la seconda nel big match con la Juve salendo dalla panchina, per un totale di 216′ totali. Ora al cospetto del “suo” Parma è probabile possa avere una nuova chance dal 1′, forse al posto di De Vrij che, tranne le prime due giornate saltate causa infortunio, non ha praticamente più riposato.
ESPLOSIONE. Sarà un piacere ritrovare sull’altra sponda mister D’Aversa che lo scorso anno gli diede il tempo e la possibilità di ambientarsi (veniva da un intervento al menisco) e lo gettò nella mischia tra lo stupore generale il 10 novembre nella vittoriosa trasferta in casa del Torino. Da quel giorno, se si escludono alcune sporadiche esclusioni tra marzo e aprile nel momento più critico della squadra, non lo ha più tolto dal fianco di capitan Alves. Il bilancio finale recita 24 presenze condite dalla prima rete in serie A lo scorso 5 maggio alla Samp, contro cui ha debuttato in maglia nerazzurra.