Al Bentegodi i crociati si illudono con Kucka poi calano vistosamente nella ripresa facendosi raggiungere dal volenteroso Chievo
Un punto e un piccolo passo verso la salvezza. Ma anche una bella delusione perchè vincere al Bentegodi non solo avrebbe messo il sigillo alla permanenza in A ma era anche possibile e doveroso. Così si apre la lucida analisi della Gazzetta di Parma che punta il dito contro la leggerezza e povertà di gioco del Parma, sparito completamente dal campo nella ripresa favorendo il ritorno del Chievo già retrocesso ma volenteroso.
KUCKA ILLUDE. Davanti al Bentegodi semivuoto, 1200 i tifosi parmigiani posizionati nel terzo anello, si capisce subito che non sarà una grande partita. Il Parma viaggia sotto ritmo, quasi in punta di piedi e prende in mano le redini solo alla distanza grazie, soprattutto, alla buona spinta di Dimarco sulla sinisra. E’ lui a procurarsi il fallo di Leris con annesso giallo da cui scaturisce la punizione di Scozzarella per l’incornata di Kucka sul palo più lontano che sfrutta l’uscita imprecisa di Semper e firma il vantaggio ospite. Conservato agevolmente fino all’intervallo senza, di fatto, mai rischiare nulla.
PARMA, DOVE SEI?. Nella ripresa, però, la musica cambia perchè il Chievo si dimostra molto più aggressivo e, nello stesso tempo, il Parma smette di giocare regalando una serie di pericolosi calci piazzati. In uno di questi Meggiorini segna di testa ma il gol è annullato a causa di un fuorigioco attivo di Barba che ostacola Sepe. Qualche istante più tardi azione fotocopia sull’asse Vignato–Meggiorini che stavolta può festeggiare il meritato pareggio. Che rischia di trasformarsi in qualcosa in più ma Sepe tiene a galla i suoi respingendo un tiro ravvicinato di Barba in proiezione offensiva.
MOSSE INFRUTTUOSE. D’Aversa inserisce Rigoni e Sprocati, passa al 4-3-3 e nel finale prova a spostare Kucka nel tridente ma le mosse in corsa non danno i frutti sperati. E la salvezza virtuale, se non matematica, è rinviata di almeno un’altra settimana.
METAMORFOSI. E’ stata di sicuro un’altra squadra rispetto a quella ammirata la scorsa giornata contro il Milan. Poco nerbo e nessuna pulizia tecnica hanno impedito di sviluppare qualsiasi azione d’attacco degna di nota. Il punto resta prezioso ma ha un peso specifico differente rispetto agli ultimi tre. La speranza è di dare di più e fare meglio nelle restanti quattro partite.