Troppi gol presi da calcio piazzato. Uno su quattro arriva sugli sviluppo di una punizione o di un angolo. Pecchia deve trovare il giusto rimedio
La prima volta senza Adrian Bernabé, Nahuel Estevez e Simon Sohm insieme è stata tutt’altro che felice. Non solo perché il Parma non è riuscito a vincere, anche perché l’ottavo pari stagionale, il secondo consecutivo è avvenuto in rimonta. E con l’ennesimo gol incassato sugli sviluppi di una palla da fermo. In totale, i palloni raccolti in fondo al sacco da calcio piazzato sono diventati sette, con quello che Camporese ha spedito alle spalle di Chichizola martedì sera. Sui 27 gol subiti, 7 sono frutto di errori in marcatura. Il 26%. Circa uno su quattro. Quella di Pecchia resta tuttavia la terza difesa meno battuta del campionato, ma da sei partite consecutive prende sempre gol. Ne ha incassati nove. Troppi per una squadra che si è sempre contraddistinta per compattezza e attenzione. Probabilmente, all’origine di questo dato c’è anche un calo fisico e di attenzione. Il Parma è in testa dalla seconda giornata, ha accumulato convizione e punti di vantaggio sulle dirette concorrenti dispensando partite prove di forza contro moltissimi avversari. Ma, di recente, il bunker di don Fabio tende a non essere così granitico. Il blocco Parma ha funzionato, e bene, finché tutti andavano forte. Magari le periodiche rotazione tra difesa e centrocampo avranno tolto qualche certezza al pacchetto che, contro il Cosenza, ha mostrato il fianco più volte. Se la squadra corre nel modo giusto e in maniera equilibrata di sicuro la difesa è la prima a beneficiarne.
Intanto Pecchia e il suo staff analizzeranno i dati e rivedranno i gol presi assieme alla squadra nella prossima seduta video. Il Parma, in fondo, è ancora la terza miglior difesa del campionato e, fino ad ora, ha fatto meglio dell’anno scorso con 4 gol in meno incassati dopo 27 giornate. Ma, prima del capitombolo di Modena (netta sconfitta per 3-0), aveva un equilibrio che oggi va ritrovato. L’ultimo clean sheet risale al 19 gennaio, nella gara di Marassi con la Samp. Meno di un mese fa, quando il Parma era meno vulnerabile Serve trovare antiche certezze. Per la volata finale, da vivere senza patemi.