L’allenatore in conferenza stampa: “Parliamo di Como. Più si va avanti e più sarà difficile vincere le partite”
Non lo dice, Fabio Pecchia, ma lo pensa: questa è una vittoria che demolisce le inseguitrici. E le butta giù perché il 3-2 del Parma sul Pisa, arrivato all’ultimo respiro, traccia un abisso tra la prima e la terza. Male che vada si finirà a +7. Con una partita in meno.
“È una vittoria, tre punti e una gara in meno. Partita aperta nel primo tempo, contro una squadra con valori, struttura e qualità. Dopo il gol era nella strategia lasciargli possesso nella loro metà campo, mentre il nostro possesso è nella loro metà campo. Per due volte abbiamo fatto gol e poi l’abbiamo subito, e questo mi fa rabbia. Poi vincere così è bellissimo. No, parliamo di Como. Più si va avanti e più sarà difficile vincere le partite. Per tutti è complicato, tutti vogliono batterci e raggiungerci. Testa solo al Como e alziamo l’asticella. Siamo giovani, ma più giocano e più fanno esperienza. Erano consapevoli della partita da fare e dopo l’uno a zero i ragazzi volevano gestire la gara con maturità, anche con tanti 2003 in campo. C’è maturità”. Se fosse finita in pareggio? “Sul due a due torno a casa e mi fa rabbia perché abbiamo dominato con merito e alla prima volta in cui sono venuti in area abbiamo preso gol. Poi guardo il gol e mi viene ancora più rabbia. Ma sarebbe stato un pareggio e me lo sarei tenuto stretto per muovere la classifica“.