In una lunga intervista alla Gazzetta di Parma, l’ex portiere del Parma, Alessandro Nista, ha parlato di presente, ma fare un viaggio nei ricordi era inevitabile: “A Parma ho vissuto quattro anni emozionanti, in una città che mi è rimasta dentro e dove ho deciso di stabilirmi. Avevamo una società forte che ci ha permesso di vincere trofei e competere ad alti livelli, grandissimi campioni, una piazza appassionata“.
Nista ripercorre la sua storia al Parma
“L’anno scorso incontrando mister Scala e il direttore Pastorello la prima cosa che ho detto loro è stata è che mi hanno rovinato la carriera” (ride, ndr). Chiaramente è una battuta – ha detto -. Quando Scala preferì Buffon a me, sul momento ci rimasi male, ma la verità è che Gigi avrebbe comunque meritato di giocare lui contro il Milan. Era semplicemente un predestinato. Tra me e lui esiste un’alchimia che si crea solo in presenza di un legame profondo. A quella squadra manca lo scudetto della stagione 1998-99: c’è un po’ di maro in bocca anche se prevale certamente l’orgoglio di aver vinto Coppa Italia e Coppa Uefa. Eravamo i più forti, con un ottimo allenatore come Malesani“.