Cesare Prandelli, ex allenatore di Parma e Venezia, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta di Parma per parlare dei crociati e dello scontro diretto di sabato al Tardini. “Dal punto di vista tecnico Parma e Venezia potranno dar vita ad un confronto ricco di spunti interessanti. Sono due squadre organizzate, che dispongono di ottime individualità in tutti i ruoli e stanno esprimendo un buon calcio. È una partita aperta“.
ANALOGIE. “Questo Parma ricorda il mio? Sì e i risultati sono frutto anche della serenità dell’ambiente. A Parma ci sono le premesse giuste: la gente ha capito che esiste una progettualità che va oltre il campionato in corso. Vede, bisogna sempre avere il coraggio di dare fiducia ai giovani. Perché portano entusiasmo, danno sempre il massimo, vogliono continuamente alzare l’asticella. È una politica che quando allenavo io il Parma ha dato i suoi frutti: con i giovani, siamo arrivati due volte in Europa“.
CORSA ALLA PROMOZIONE. “Le ambizioni del club e della piazza sono legittimate da una squadra che sta dimostrando tutte le sue qualità. Ma proprio in ragione dell’imprevedibilità che caratterizza il torneo cadetto, bisogna restare cauti, essere pragmatici: il Parma, adesso, deve pensare solo al Venezia e ad interpretare al meglio questa partita”.
PECCHIA. “Non è un allenatore rigido per quanto concerne il sistema di gioco. Io tendo a guardare molto i concetti: di Pecchia apprezzo in particolare la sua capacità di mettere i giocatori nei ruoli giusti. E quando è in emergenza, adatta il gioco alle caratteristiche di quelli che ha a disposizione“.