“Cinque «clean sheets» nelle prime sei uscite ufficiali della stagione tra Coppa Italia e campionato, uno solo nelle successive dieci partite, dal 17 settembre ad oggi. Se l’attacco continua a segnare con costante regolarità (il derby contro il Modena ha solo interrotto la striscia di sette gare consecutive caratterizzate da almeno due gol all’attivo), è altrettanto evidente, dai numeri degli ultimi due mesi, l’inversione di tendenza della difesa che negli iniziali 540’, da Bari a Catanzaro, aveva incassato una sola rete, peraltro su rigore più che generoso, da Valoti del Pisa“. Così la Gazzetta di Parma analizza i dati della retroguardia che ora non è più un fortino inespugnabile. “La solidità era uno dei punti di forza del Parma che, però, da allora dietro si è un po’ smarrito e, tra errori individuali, di reparto e anche arbitrali (ogni riferimento al mancato intervento del Var sul momentaneo vantaggio dei canarini, in palese fuorigioco, non è puramente casuale), ha quasi sempre concesso qualcosa agli avversari (in soldoni dodici «malus» nelle ultime nove giornate di campionato, che diventano quattordici se si allarga il discorso a Lecce in Coppa), spesso bravi e cinici a colpire alla prima occasione. Unica eccezione lo «zero» del Sudtirol, rimasto a bocca asciutta e praticamente mai pericoloso al Tardini, anche grazie alla buonissima prestazione della giovane coppia Balogh–Circati, che poi non si è saputa confermare una settimana più tardi a Lecco“.