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Parma, una partenza a razzo: tutti i numeri di un primato storico

E nessuno segna come il Parma nei primi tempi: otto gol. Numeri da Serie A

E nessuno segna come il Parma nei primi tempi: otto gol. Numeri da Serie A

Il destino a volte bussa discreto, semina indizi, lascia intendere che tutto va per un certo verso. Venerdì sera il Parma ha riaperto la porta di casa e ha riabbracciato il figliol prodigo. Gabriel Charpentier aveva in dote un pallone da tre punti. Un segno di quel destino, di sicuro: è riapparso dal nulla in una fresca sera d’autunno, con un gol dopo quasi 600 giorni. 19 mesi di astinenza, 85 domeniche senza mai leggere il suo nome sui tabellini. Certe emozioni, se passa troppo tempo, si rischia di dimenticarle. Il generale, come lo chiamano da quando gioca a calcio, l’ha buttata dentro dopo 120 secondi dal suo ingresso in campo come non gli succedeva da tempo immemore. Non c’era riuscito nei precedenti 597 giorni. Se non è questo un segno del destino…

Si è avventato sulla palla profonda di Hernani con cattiveria, indirizzandola alle spalle di Semper e sgretolando ogni velleità del Como di rimettersi in carreggiata. Un gol che è valso la settima vittoria in dieci gare e il primato solitario. Consolidato, non tanto per il distacco, quanto per l’autorità della prova che tende a scoraggiare chi insegue. Il Parma è solido, gioca un calcio concreto fatto di riconquista e verticalità. Accetta sì il palleggio degli avversari ma con la sua organizzazione li costringe a non guadagnare metri e a masticare qualche pallone nelle zone dove bisogna essere solitamente puliti. Questo Parma non ha paura di sporcarsi l’abito e, soprattutto, ha un guardaroba così fornito che può scegliere di indossarne uno a partita, a seconda della serata: quella che non cambia mai è la voglia di aggredire la gara, di cominciare forte e trascinarla di peso sui binari in cui può gestirla meglio.

Quando il Parma la sblocca, la porta sempre a casa. È successo in questa stagione ben sette volte e altrettante sono state le vittorie. Non può essere un caso. Nessuna squadra ha realizzato più gol nei primi 15 minuti di gioco del Parma in questa Serie B: sono quattro. Come le vittorie in casa per la squadra di Pecchia che è rimasta per certi versi uguale rispetto a quella dell’anno passato ma è terribilmente diversa. Saper indirizzare le partite, gestirle e condurle in porto: è sicuramente il merito più grande dei crociati. La squadra di Pecchia ha il miglior attacco della cadetteria e dei primi tempi: prima dell’intervallo ha segnato 8 reti. Venti gol all’attivo in totale (con nove marcatori diversi). In Italia, solo l’Inter (con due gare in meno) ha fatto meglio (21 gol). Due gol a partita, un ritmo impressionante: la decima miglior partenza di sempre dal 1930 (dati transfermarkt.it). Dopo 10 gare ha 23 punti: la prima volta nella storia in Serie B. Ci sono riuscite solo Torino (2011/12), Sassuolo (2012/2013), Verona (2016/2017) e Salernitana (2020/2021): tutte le squadre sono state promosse. La Serie A è lontana sei mesi, c’è un inverno di mezzo e può succedere di tutto, ma i giocatori del Parma ne parlano dall’estate e oggi sono più consapevoli. Gara dopo gara acquistano la certezza di essere la squadra da battere. La risposta dopo la sosta e la sconfitta con il Venezia è arrivata puntuale. E questo non può essere solo un segno del destino.

 

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