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Gol e assist: Benek ha ingranato

Strappato alla concorrenza della Bundesliga per due milioni due stagioni fa, il polacco si è messo in vetrina. E sogna di trascinare il Parma in Serie A

Adrian Benedyczak è sulla cresta dell’onda come non mai. È lui la nota più lieta dell’ultimo scorcio di stagione del Parma, costretto a masticare ancora amaro dopo il pari subito in rimonta a Benevento. Dove Benek è stato mattatore. Gol e assist nel Sannio, il polacco ha confermato il trend positivo delle ultime giornate. Tre reti e un passaggio vincente nelle ultime cinque partite: score invidiabile. Un gol ogni 216 minuti, una media alta in rapporto ai minuti giocati. Segna una rete ogni cinque partite ma fino al 90esimo ne ha giocata una solamente (Bari-Parma 4-0).

La sua crescita però è sotto gli occhi di tutti. Benedyczak ha preso parte a otto gol tra campionato e coppa Italia: sette volte si è messo in proprio, in un paio ha esaltato i compagni (l’ultima contro il Benevento). Ha eguagliato il numero di gol realizzati nella scorsa Serie B e cinque di queste sei reti le ha segnate nel 2023. Con tre partite ancora da disputare (più i playoff), il polacco potrà spingersi oltre i propri limiti. Che sono più caratteriali che tecnici, a vederlo giocare. Ormai ha soffiato il posto a Mihaila sull’esterno, Pecchia lo vede stabilmente lì per via della sua capacità di fare entrambe le fasi: dispone di una corsa fluida e di doti balistiche interessanti. L’ex Pogon, pagato due milioni due stagioni fa, oggi ne vale almeno dieci. Sembrerebbe più nato per fare la prima punta: basta vedere come ha attaccato la profondità sulla palla deliziosa di Franco Vazquez e con quale freddezza l’ha depositata in rete. A proposito: quando segna Adrian il Parma non perde mai, almeno in questa stagione. Benek è l’uomo dei gol pesanti, capace di ribaltare il fronte con forza fisica e tecnica. In questa rincorsa al quarto posto, l’obiettivo più nobile della regular season, AB7 può diventare la carta con la quale Pecchia sorprenderebbe le difese avversarie. Il 22enne ha fatto progressi tatticamente, sa stare meglio in campo. Si sente più coinvolto nel progetto. Le ultime otto partite le ha giocate da titolare, e sembra essere diventato uno di quei giocatori insostituibili per Pecchia. E anche i numeri sostengono questa tesi. Nell’ultima partita ha messo insieme 20 tocchi (in meno di un’ora), è andato sei volte a duello vincendone cinque di testa. Ha tirato tre volte nello specchio (più degli altri compagni) e due volte ha trovato il portiere avversario. Così avanza la sua candidatura per un ruolo da protagonista in questo ultimo scorcio di stagione: che potrebbe voler dire tante cose.

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