
Cinque gare alla fine, quindici punti a disposizione e primo crocevia con il Cagliari: ancora tutto è possibile
Alla fine della trentatreesima giornata il Parma, che il venerdì aveva pareggiato a Modena nel derby della via Emilia, ha ringraziato Benevento e Frosinone per non aver fatto scappare più in là Reggina e Cagliari. Un grazie sentito è andato anche all’Ascoli, che ha frenato il Südtirol avvicinando il quarto posto, un’utopia fino a qualche partita fa e oggi lontano quattro punti. Domenica pomeriggio la Ternana ha completato l’opera, contribuendo a tenere dietro il Pisa di due punti: settimo posto salvo. Fabio Pecchia va predicando calma, invitando tutti a riporre le calcolatrici. Non è momento di conti, si faranno al 19 maggio. Ma è sicuramente tempo di guardare il lato positivo di un Parma che – come non gli succedeva da ottobre – ha messo insieme tre risultati utili consecutivi, fermando per ora l’altalena sulla quale viaggiava forte da inizio campionato.
È più fermo, congestionato nel traffico di una classifica che racchiude cinque squadre in sei punti. Il Parma è a quota 48, come il Cagliari che ieri non è andato oltre lo 0-0 con il Frosinone e che sabato arriverà al Tardini per l’ultimo appuntamento della stagione con una big. Un crocevia che contribuirà a indirizzare la stagione deludente, tra tanti brividi e poche gioie che hanno allontanato il club di Krause dall’obiettivo designato dal presidente a inizio stagione. Sabato al Tardini ci saranno in palio punti pesanti che serviranno ad abbellire la classifica di entrambe e a dare un altro sapore alla stagione. L’andamento lento generale vede ancora il Parma concorrere per il quarto posto, con cinque partite e 15 punti a disposizione è ancora tutto aperto. Arrivare quarti significherebbe saltare il turno preliminare dei playoff e approdare in semifinale contro la vincente tra ottava e quinta. Si passerebbe anche in caso di parità di gol (non contano quelli in trasferta). Un vantaggio da considerare è anche quello di giocare la semifinale di ritorno in casa, per usufruire della spinta del pubblico. A cinque giornate dalla fine, il Parma (anche con lo spettro della penalizzazione), potrebbe ancora riscrivere il finale di stagione uscendo dall’anonimato.
