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Iachini: “Buffon? Vediamo, ma bisogna fare attenzione”

L’allenatore del Parma in conferenza stampa: “Dobbiamo aspettare il risultato della risonanza magnetica. Il confronto con i tifosi? Costruttivo, loro sono fondamentali per la squadra”

Non c’è tempo per pensare a quello che è stato. Il Parma ha l’obbligo di mettersi alle spalle la sconfitta contro la Ternana e di andare a Pisa cercando di raddrizzare la barra per chiamarsi fuori da questo empasse nel quale è entrato. Iachini non vuole più sentire parlare di fortuna: “Vorrei che fossimo noi capaci di determinare il risultato, attraverso la convinzione. Certo, va detto che ci mancano giocatori importanti. Abbiamo dei ragazzi che faranno controlli medici oggi, tipo Colombi. Buffon? Non so, vedremo cosa ci dirà la risonanza, bisogna aspettare il parere dello staff medico. Quando si parla di un problemino muscolare rischi di star fuori due mesi e finire il campionato. C’è da prestare un po’ di attenzione“.

Negli occhi restano la sconfitta e il confronto con i tifosi, a fine gara. Un confronto costruttivo, dice Iachini in conferenza. “I tifosi sono importanti per noi, lo abbiamo visto sabato sul 2-0 e sul 2-1: sembrava che la squadra volasse. Poi è chiaro che anche noi dobbiamo essere più bravi e prestare un po’ di attenzione in più. Eravamo arrivati ad essere la seconda miglior difesa del campionato, ma senza riuscire a essere produttivi in fase offensiva. Poi qualcosa abbiamo cambiato: abbiamo giocato con il trequartista, Vazquez ha segnato 8 gol, ha preso pali, ha fatto 5 assist. Insomma, davanti qualcosa abbiamo creato in queste partite. Stiamo recuperando Man, stiamo creando delle linee di gioco in fase offensiva e siamo diventati abbastanza produttivi. All’inizio prendevamo pochi tiri in porta, il nostro portiere faceva poche parate. Con la Ternana abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a concretizzare. Ma rischiamo di essere puniti al primo errore. Questa squadra ha bisogno di un episodio positivo.

La foto con il Pordenone è emblematica. Con tutto il rispetto per il Pordenone: non è che avessimo vinto la Champions League. Ma questo dimostra come questi ragazzi abbiano bisogno di un episodio favorevole. Bisogna che ci scrolliamo di dosso queste paure, avevo parlato di coperta corta perché cresciamo nei numeri della fase offensiva, nei tiri in porta. A Cremona 18, contro la Ternana 27, ma abbiamo segnato solo tre gol. Di contro, abbiamo incassato contraccolpi che non sono nel nostro dna, qualche calciatore avrà fatto anche qualche errore, ma non ci gira certo bene, è un momento dal quale dobbiamo saltare fuori. Con i se e con i ma si fa poco, sono molto pratico, non stiamo facendo quello che dobbiamo fare in certi momenti della partita. E’ un limite nostro. Dobbiamo tenere presente che regalare giocatori di un certo tipo in ogni partita non è semplice.

Gli infortuni di Inglese, ad esempio, Cassata che si è fratturato il piede, Costa ha fatto una partita e mezza e si è fermato, così Pandev. Abbiamo perso Gigi. Se a una squadra in Serie A togli sei giocatori, comincia a diventare un’altra squadra. Alla fine sono i dettagli, la cura del particolare che ti portano a vincere il campionato. Io lo so cosa succede, ma me lo tengo per me.  Bisogna essere più forti di queste avversità. Dobbiamo parlare di crescita collettiva, questa non dipende solo dal fare gol o no. Quando i giocatori stanno in infermeria, non stanno sul campo, non si allenano e anche quello che avevi preparato perde di efficacia. Ripeto: stavamo facendo le cose nel modo giusto, quando poi prendi qualche gol per colpa di qualche episodio ti demoralizzi. I tifosi? Vivono da due anni in maniera particolare, dopo una retrocessione, ci può stare un po’ di scoramento. Ai tifosi non possiamo dire niente. In alcune piazze ci vuole tempo per crescere: con il lavoro e la pazienza si costruiscono progetti di un certo tipo. Ci vuole organizzazione. I nostri tifosi sono importanti, il presidente ci tiene tantissimo. La squadra durante la settimana si impegna, durante la partita dobbiamo essere più determinati perché ci sta mancando solo il risultato. Non voglio parlare più di fortuna e sfortuna, dobbiamo essere noi a determinare il risultato. Sabato, sul 2-0 sembrava che la squadra stesse volando, ha sentito l’affetto dei tifosi. Per questa squadra i tifosi sono fondamentali, vogliamo buttarci via questo peso che abbiamo al più presto”.

Magari a partire da Pisa: martedì all’Arena Garibaldi il Parma è atteso da una gara nella quale non si può sbagliare davvero, altrimenti il rischio di guardarsi indietro è forte davvero.”Il Pisa è una squadra forte, durante il mercato ha messo gente di qualità. Giocano sulle ali dell’entusiasmo, dobbiamo andare a fare la nostra partita. Se si trova lì ha grandi meriti, è giusto che il Parma vada a Pisa con rispetto a giocarsela e deve fare la sua partita“.

 

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