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Parma, prima la svolta poi il mercato

Servono quattro rinforzi in vista del mercato di riparazione

Comincia una settimana decisiva in casa Parma, per tutti. Dai calciatori a Enzo Maresca, passando anche per la dirigenza. L’onda lunga della sconfitta pesante subita al via del Mare si è protratta per diversi giorni, lasciando qualche scoria anche sui diretti protagonisti, chiamati al riscatto immediato già a partire da domenica. Al Tardini arriva un Cosenza messo in piedi in fretta e in furia, ma che si trova a sole due lunghezze dal Parma – fermo a 16 e con le quattro frecce in 14esima posizione -.

Serve un cambio di rotta, la squadra è apparsa troppo brutta per essere vera a Lecce, di sicuro non è quella la forza di un gruppo che in estate i dirigenti – dal presidente all’amministratore delegato – spingevano nelle prime posizioni, consci di una pressione quasi automatica a causa del blasone di un club completamente stravolto in ogni settore. Al momento, dopo 12 giornate, i ragazzi di Krause restano ancora tanti calciatori messi insieme che non hanno capito come si diventa squadra. Risultano vani i tentativi di Buffon e degli altri ‘veterani’ di inventare espedienti che servono per cementificare un gruppo che ancora tale non è.

Gennaio è vicino per tutti però, il primo bilancioverrà stilato durante la pausa invernale proposta dal calendario di Serie B. Quando sarà tempo di riflessione per calciatori, tecnico – confermato a più riprese anche dopo il ko di Lecce – e dirigenti, chiamati a correggere qualche difetto di fabbrica che la squadra ha presentato in questi mesi. Da luglio (inizio del ritiro) ad oggi sono cambiate tante cose, tanti calciatori hanno lasciato il Parma e tanti altri sono arrivati senza aver dato quanto ci si aspettava. Il campo ha detto di una squadra che  ha bisogno di qualche aggiustamento: le assenze nei ruoli chiave, vedi un centrocampista in più e un attaccante capace di buttarla dentro (quello che ha chiesto Baroni a Cosa) – hanno esasperato qualche mancanza tattica da parte di Maresca.

Che ha messo pure da parte le sue idee rivoluzionarie, di giocare un calcio votato al palleggio e all’attacco, al dominio dell’avversario, mettendo in mostra un 3-5-2 un po’ lontano dalle sue intenzioni, che si è subito impantanato di fronte a un avversario più forte. Nella prossima finestra di mercato, il Parma proverà a tappare qualche falla agendo nei punti nevralgici del campo: Ribalta è a caccia di un centravanti e di un paio di esterni offensivi, che possano dare il cambio a Mihaila e Man (non più incedibile). Per il secondo si cerca una soluzione: le richieste non mancano, per Maresca a quanto pare non è indispensabile (tre panchine nelle ultime tre giornate) e se arrivasse l’offerta che Krause ritenesse giusta allora il romeno potrebbe salutare davvero. In mezzo al campo si è visto che l’assenza di Schiattarella pesa come un macigno. Fatto fuori Brugman, che in Serie B si è sempre distinto in positivo, al Parma serve almeno un vice dell’ex Benevento, prezioso per il gioco di Maresca. 

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