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Nuovo Tardini, presentato il progetto ai consiglieri

“Uno Stadio per Parma, ispirato da Parma”

Il vicesindaco Marco Bosi: “Sull’uso della nuova piazza pubblica di fronte all’impianto, l’Amministrazione intende utilizzarla in determinati giorni e orari per ospitare funzioni pubbliche di vario tipo”

E’ stato presentto il progetto del nuovo Stadio Tardini. I consiglieri in giunta hanno avuto modo di valutare, attraverso il verbake della conferenza dei servizi (che si è espressa in maniera favorevole) il progetto. Non senza qualche perplessità. In molti, da Sandro Campanini (Pd), a Daria Jacopazzi (Pd) e Caterina Bonetti (Pd), hanno sostenuto che si tratti di un progetto troppo ambizioso e con impatto non solo sulla Cittadella, ma anche sul resto della città. Il capogruppo di Effetto Parma, Cristian Salzano, ha sottolineato i benefici della nuova costruzione. Sarebbe utile per tutti avere un nuovo stadio, i cui spazi – ad esempio – sarebbero utilizzabili anche per gli alunni della vicina scuola Puccini.  “E’ un progetto molto complicato – aveva detto Jaap Kalma, Managing director corporate del Parma – , tocca talmente tanti aspetti della città che si fa fatica. Siamo nel percorso, ci sono ancora tante cose da studiare nel dettaglio, ma sta andando velocemente“. L’idea è quella di avere un cantiere monofase per 18/24 mesi: l’ipotesi sarà quella di chiudere il Tardini per un anno e mezzo, a cavallo di due campionati.

E’ stato bocciato l’esperimento della sonorizzazione della curva. La consigliera comunale del Pd Daria Jacopozzi, ha sostenuto come sia contro la cultura sportiva e del fair play. Sotto la lente di ingrandimento è finito anche il materiale utilizzato per la costruzione. L’architetto Luca Medioli ha avanzato alcune possibili soluzioni per ovviare il problema dell’annidamento dei volatili nei cubi di acciaio Corten inizialmente indicato per la realizzazione dei rivestimenti esterni. Il parcheggio sotterraneo potrebbe essere impattante per le falde acquifere, per cui sarà di un piano soltanto e sarà pubblico ed a pagamento nei giorni diversi dalle partite casalinghe della squadra. Il Comune utilizzerà la piazzetta di fronte all’impianto per mercati e funzioni pubbliche. Le attività commerciali dentro al Tardini saranno dei negozi di quartiere – precisa il vicesindaco Marco Bosi – perchè lo stadio deve rimanere una struttura sociale. “Non faremo come a Reggio Emilia, dove è stato costruito un centro commerciale con un campo da calcio affianco“.  Le fasi di accesso al pubblico saranno molteplici e situate nella grande area esterna l’impianto, per  evitare code ed assembramenti di varia natura. Ci saranno bar e centri ristoro, aree retail, un museo e un fitness center. Un progetto complessivo che si aggira sui 90 milioni di euro, 40 saranno sborsati dal presidente Kyle Krause, gli altri saranno frutto della sinergia con il Credito sportivo.

 

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