La scadenza del 16 febbraio verrà rispettata con largo anticipo. Krause verserà i due mesi nei prossimi giorni.
Il 16 febbraio il calcio italiano dovrà aver versato 215 milioni di stipendi, le mensilità di ottobre e novembre. Le offerte delle tv non hanno (ancora) dato certezze per il futuro: dopo l’apertura delle buste di ieri e con ancora pendente la rata di 130 milioni di Sky, tanti rischiano di non farcela.
Un aiuto per i club, scrive Repubblica, arriverà oggi dal Consiglio Federale. La Federcalcio si era già schierata in prima linea a livello europeo chiedendo alla Uefa un intervento trasversale, un taglio incondizionato degli stipendi del calcio del 20-25%, raccogliendo pochissime adesioni, molti pareri contrari anche da altre federazioni (ad esempio quella spagnola) e anche da Ceferin. Ma oggi la stessa Federcalcio benedirà un via libera formale agli accordi con i calciatori: chiunque non fosse in grado di pagare gli stipendi potrà rimandare i pagamenti, a patto di avere un accordo firmato con i dipendenti in sede protetta, ossia alla commissione provinciale del lavoro.
Non serve nemmeno averlo con tutti: l’importante sarà pagare regolarmente chi non dovesse aderire. Un intervento che non è formalmente uno spostamento del termine dei salari, ma che può produrre l’effetto di permettere a chi non fosse in grado di pagare di accordarsi per versare gli stipendi più avanti. Anche a maggio. Ieri l’Inter ha saldato luglio e agosto, e non è l’unica in ritardo. Ma tanti sono in regola, il Parma è tra queste. La scadenza del 16 febbraio verrà rispettata con largo anticipo. Krause verserà i due mesi nei prossimi giorni.
Pagano 2 mesi nei giorni