Il presidente americano ha parlato a La Repubblica del suo ingresso nel calcio italiano. “Sognavo la serie A: voglio restarci a lungo e costruire”
Il presidente del Parma, Kyle Krause, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica spiegando i motivi che lo hanno portato ad acquistare la società crociata. “Mi sento un po’ italiano, il mio sangue lo è e nel mio sangue c’è il calcio. Ho un club anche nell’Iowa, seconda divisione, avrei potuto comprare l’Albese però sognavo la serie A: voglio restarci a lungo e costruire. Tutti i miei business hanno carattere familiare e globale, quando faccio un investimento programmo a lungo termine e penso ai nipoti. Parma è una terra che dà buoni frutti, sembra l’America“.
IL MIO PARMA. “Vorrei un Parma come il mio vino Alta Langa Zero: zero zuccheri aggiunti, puro al 100% e naturalmente frizzante. Un club in crescita continua, con giocatori che arrivano in prima squadra dal vivaio, con uno stadio nuovo, moderno, coperto e adatto all’avventura emotiva dei fan. Le mie aziende sono tutte legate al territorio, ecosostenibili, rispettose e integrate nella comunità: anche il Parma dovrà essere così. E daremo in beneficenza il 10 per cento di ogni nostro ricavo: sono a capo di una famiglia benedetta e devo pur restituire almeno in parte ciò che la vita mi ha donato. Mi considero un imprenditore sociale e felice. Per quest’anno puntiamo a una salvezza tranquilla, poi il progetto si svilupperà“.
ADESIVO BIANCONERO SUL PC. “Sono italiano e ho sempre fatto il tifo per Juventus e Palermo, la squadra dei miei antenati. Ma il giorno in cui ho comprato il Parma ho tolto l’adesivo bianconero dal mio pc e ho messo lo scudo ducale: credo di essere diventato presidente in quel preciso istante. Parma–Juve sarà dalle parti del 20 dicembre, il giorno del compleanno di mia moglie. Speriamo di farle un bel regalo, e che Cristiano Ronaldo o il mio amico Chiellini non ci rovinino la festa”.