Nel nuovo decreto della fase 2 non ci sarà più l’isolamento obbligatorio e per il resto della squadra potrebbero bastare due tamponi in 24 ore
Il decreto della fase 2 e l’ultima circolare dell’Inail potrebbero fornire due assist invitanti al nuovo protocollo della Figc, richiesto a gran voce dai club di serie A. Innanzitutto, come scrive il Corriere dello Sport, nella rivisitazione della quarantena che non sarà più obbligatoria ma diventerà precauzionale fino all’accertamento della guarigione del soggetto (decade la tempistica dei 14 giorni). A quel punto al resto della squadra potrebbe bastare un doppio tampone a distanza di 24 ore con esito negativo per certificare la mancata infezione.
TAMPONI. L’ideale sarebbe aumentare la frequenza dei tamponi che dovrebbe procurarsi il club senza intaccare i quantitativi destinati alla popolazione. E salterebbe la fase del maxi ritiro, che durerebbe non più di una settimana ma solo a ridosso del via al campionato. Quindi, in questo caso ai calciatori è consentito il ritorno a casa dopo la seduta, ovviamente mantenendo un comportamento di grande cautela e prudenza.
SOLO COLPA GRAVE. La circolare dell’Inail ha chiarito il tema delle responsabilità che restano a carico dei medici ma solo nell’eventualità di dolo o colpa più grave. Che può palesarsi, ad esempio, se il club nascondesse un caso di positività.