L’ex allenatore di Juventus e Roma: “Il calcio dà lavoro a 100mila persone. Dovremmo seguire il modello tedesco ma in Italia siamo amanti delle complicazioni”
Col passare dei giorni cresce il partito di coloro che invocano una ripresa, con tutte le cautele del caso, del campionato di Serie A. Tra questi c’è anche l’ex allenatore di Juventus e Roma, Fabio Capello che in merito a questo argomento così importante ha un’idea ben chiara.
“Non si può restare fermi un giorno di più, rispetto a un mese fa ne stiamo venendo fuori e il calcio dà lavoro a 100mila persone. Ci sono troppi proclami, protagonismo etanta confusione. Ma senza direzione e concretezza. Non sappiamo ancora dove andare. Per ripartire dovremmo seguire il modello della Bundesliga, ma in Italia tutto è più difficile, abbiamo un debole per le complicazioni – ha detto al Corriere dello Sport – Io sono più preoccupato per gli infortuni ai giocatori che per il coronavirus. Il rischio muscolare è già alto negli allenamenti. Se si giocheranno tre partite a settimana, il recupero fisico tra una prestazione e l’altra è difficile. Le cinque sostituzioni sono più che una manna dal cielo e come al solito c’è stato in Italia chi le ha criticate. Adesso per fortuna ci adeguiamo alla decisione dell’Ifab“.