Il presidente dell’Assocalciatori: “Sono tante le criticità da affrontare. Facciamo un passo alla volta visto che parliamo di metà giugno. Per i giocatori allenarsi è importante e a livello individuale il rischio di contagio non c’è”
Non ci sta, Damiano Tommasi, ad avere il ruolo dello spettatore nel balletto fra Federcalcio e Governo in merito alla ripresa o meno del campiono di calcio. Il presidente dell’Assocalciatori non è tipo da mandarle a dire e così rivendica a gran voce la centralità dell’AIC: “Non troviamo un senso alla decisione del governo riguardo agli allenamenti. Non sto parlando della ripresa ma del poter permettere agli atleti di allenarsi in strutture dove possono essere seguiti in sicurezza“.
“Sono tante le criticità da affrontare. Facciamo un passo alla volta visto che parliamo di metà giugno. Per i giocatori allenarsi è importante e a livello individuale il rischio di contagio non c’è – ha dichiaro a La Gazzetta dello Sport -. Abbiamo di fronte lo Zoncolan. Non ci tiriamo indietro ma viste le salite ripidissime da affrontare, il rischio di mettere il piede a terra c’è. Il campionato ripartirà mettendo tutti sullo stesso piano ma è soprattutto da un punto di vista sociale che ci sarebbe bisogno di riprendere. Vorrebbe dire ricominciare a vivere, anche se con gare a porte chiuse“.