L’ex centrocampista gialloblù: “Alla ripresa il mercato verrà stravolto. Per quanto riguarda gli stipendi dei giocatori si sceglierà la strada delle trattative individuali”
Osserva e aspetta, Aladino Valoti. L’ex centrocampista del Parma, da anni apprezzato direttore sportivo, è in attesa di una nuova sfida e intanto osserva quanto accade al calcio nazionale che, come tutti gli altri settori, sta facendo i conti con l’emergenza coronavirus. “Penso che per programmare un ritorno in campo si debba prima capire come si possa sconfiggere il virus. Se le cose dovessero andare come ci auspichiamo perché non tornare a giocare. Il calcio deve cercare di tornare a fare quello che ha sempre fatto. Ora la priorità è la salute“.
Si parla anche di un mercato esteso dall’estate a dicembre: “Sicuramente ci saranno degli stravolgimenti a livello normativo. Tutto questo si sovrappone al finale di questo campionato e all’inizio del prossimo – ha detto a CalcioAtalanta.it -. La priorità è la gestione dei contratti in scadenza a giugno. Gli stipendi dei calciatori? Tutto ruota intorno alla ripresa o meno del campionato. Io penso che alla lunga si andrà verso la strada delle trattative individuali perché esistono dinamiche troppo diverse tra club quotati in borsa come la Juventus e piccoli club di Serie C“.
In questo strano campionato ci sono tante squadre che hanno ancora molto da dire, tra cui il Parma: “È un torneo spaccato nelle primissime posizioni e ristretto in cosa ma in mezzo è ancora aperto e indecifrabile. Il Parma è allenato da un mio ex compagno, Roberto D’Aversa, con cui ho giocato a Cosenza e sono contento che stia facendo bene. Il Parma sta seguendo la logica degli ultimi anni, unendo bel gioco e risultati, anche in questo caso frutto di scelte di mercato oculate che danno continuità al progetto“.