Il 4 aprile del 2009 nello scontro diretto al vertice il Parma di Guidolin espugna il San Nicola ipotecando la promozione diretta

Una prova tatticamente perfetta, due gol nella prima mezz’ora che stesero il Bari e valsero una vera e propria ipoteca sull’immediato ritorno in A. Il 4 aprile del 2009 il Parma di Guidolin espugnò il San Nicola, interrompendo a quota 16 la striscia d’imbattibilità dei pugliesi al comando del campionato cadetto ma con un solo punto di vantaggio sui gialloblù che consolidarono la piazza d’onore, sinonimo di promozione diretta. La serie positiva in atto da nove gare (sei vittorie, tre pareggi tra cui l’ultimo in casa col Piacenza) aumentò a dismisura l’attesa per il big match nella tana della capolista tra le due “superpotenze”, candidate a braccetto al salto di categoria.

ATTACCO SPIETATO. Davanti a più di 40mila spettatori, al quarto d’ora l’ex Vantaggiato, al terzo tentativo, si avventò sulla corta respinta della difesa dopo un tiro di Mariga e sbloccò il risultato in mischia. Sull’altro fronte Pavarini non trattenne il diagonale di De Vezze ma Paci evitò guai peggiori allontanando in corner. Molto più pratico e concreto il Parma che al 27′ concesse il bis: cross da destra di Damiano Zenoni e colpo di testa vincente di Paloschi, all’ottavo centro stagionale. Un uno-due micidiale firmato dalla coppia di attaccanti che esaltò la straordinaria organizzazione di gioco della truppa del tecnico di Castelfranco Veneto.

REAZIONE CONFUSA. I Galletti guidati da Antonio Conte provarono a reagire ma si rivelarono poco lucidi negli ultimi sedici metri. Barreto si incartò al limite poi quasi allo scadere dei primi 45′ Lanzafame raccolse la punizione di Donda e mandò fuori di un soffio.

VICINI AL TRIS. In avvio di ripresa il Parma tornò a comandare le operazioni e sfiorò più volte il terzo gol. Con Lucarelli, Paloschi, che trovò i riflessi di Gillet a sbarrargli la strada, e Paci che di testa colpì in pieno la traversa. Non cambiarono l’esito dell’incontro gli assalti generosi del Bari che protestò timidamente per una leggera spinta in area ai danni di Kamatà e confermò la tradizione negativa tra le mura amiche contro gli emiliani imbattuti da vent’anni al San Nicola. Che nel finale non dilagarono solo a causa della mira imprecisa di Paloschi, sempre pericoloso in campo aperto.

MARGINE RASSICURANTE. Il margine sul Livorno terzo in classifica, bloccato sul pari interno dal Vicenza, salì a sette lunghezze e consentì di iniziare il lungo”countdown” verso la pronta risalita in serie A che si concretizzò il 16 maggio al “Tombolato” di Cittadella.

BARI-PARMA 0-2

Marcatori: 15′ pt Vantaggiato, 27′ pt Paloschi

BARI (4-4-2): Gillet; Masiello, Esposito, Stellini, Parisi; Lanzafame (10′ st Kamatà),De Vezze (25′ pt Donda), Gazzi, Guberti; Kutuzov (21′ st Caputo), Barreto. A disp.: Santoni, Ranocchia, Bianco, Galasso. All.: Conte

PARMA (3-5-2): Pavarini; Paci (39′ st Rossi), A. Lucarelli, Troest; Zenoni, Morrone, Budel (21′ st Lunardini), Mariga, Castellini; Vantaggiato (32′ st Reginaldo), Paloschi. A disp.: Pegolo, Antonelli, Manzoni, C. Lucarelli. All.: Guidolin

Arbitro: Rocchi di Firenze

Note: Spettatori 40595 circa.  Ammoniti Kamatà, Donda (B), Zenoni, Mariga, A.Lucarelli, Castellini (P).