Il caso degli stranieri “liberati” da Juve, Inter, Milan e Parma può avere ripercussioni se e quando sarà fissata la ripresa degli allenamenti
Il protocollo sanitario italiano prevede un periodo di due settimane di autoisolamento per tutti coloro che arrivano dall’estero. Un problema avanzato dal Corriere dello Sport che si riferisce, in particolar modo, ai calciatori stranieri “liberati” nei giorni scorsi da Juventus, Inter, Milan e Parma che potrebbero avere ripercussioni se e quando sarà fissata la ripresa degli allenamenti.
AUTOISOLAMENTO. E’ il caso di Gervinho, Kulusevski e Kurtic, rientrati in patria, ma costretti, non appena rimetteranno piede in Italia, a osservare due settimane di autoisolamento nei rispettivi domicili di lavoro. Con il rischio concreto di saltare le prime sedute sul campo assieme alla squadra, qualora si decidesse di ripartire. Stessi grattacapi in giro per il mondo che riguardano il Psg, senza i vari Cavani, Neymar e Thiago Silva, e tanti club cinesi.
NUOVA IDONEITA’. A tutto ciò si aggiunge il tema relativo ai controlli medici. L’Aic vuole un protocollo di lavoro concordato a tavolino per riprendere l’attività in sicurezza, mentre i sanitari riflettono sulla possibilità di fare screening medici approfonditi sui giocatori che hanno contratto il virus. Non si escludono nuove visite d’idoneità prima di tornare in campo.