La Questura di Ferrara ha notificato venti Daspo per i (non) fatti accaduti lo scorso 5 ottobre fuori dallo stadio prima della gara d’andata
La Questura di Ferrara ha notificato venti Daspo, di cui nove a ultras del Parma e undici a quelli della Spal, per i (non) fatti accaduto lo scorso 5 ottobre fuori dallo stadio Mazza prima della partita d’andata e in applicazione del decreto sicurezza che punisce anche l’intenzione delle tifoserie di affrontarsi.
TESI QUESTURA. Secondo la Questura “un gruppo di 50 persone, arrivate da Parma con minivan e auto, era riuscita ad eludere il sistema di filtraggio raggiungendo poi una zona a loro vietata. Alcuni degli ultras biancazzurri, a conoscenza del fatto, avevano deciso di affrontarli. In via Belvedere i due gruppi si trovavano a pochi metri di distanza e in entrambi i gruppi molti soggetti erano armati con catene, cinture protese dal lato della fibbia. L’intervento della Digos riuscì a impedire che venissero in contatto per scontrarsi“.
VERSIONE BOYS. Completamente diversa la ricostruzione dei Boys che hanno emanato un comunicato ufficiale sul proprio sito per raccontare la loro versione. “Dopo aver parcheggio al di fuori della zona stadio, ci dirigiamo a piedi verso il nostro settore, tutti muniti di biglietti, tutti sul marciapiede, tutti a volto scoperto. Arrivati quindi in zona stadio, un gruppo di spallini ci vede, e sia chiaro, non perché abbiamo arrecato disturbo a famiglie ferraresi. E qui il nocciolo della questione : noi da una parte della strada, loro dall’altra. Nessuno scontro. Nessuno schiaffo. Nessuno spintone. Arriva la digos. Riconosce a vista 9 di noi. Per loro diffide fino a 5 anni con fino a due firme. Il nostro reato? Essere ultras“.