Fifa, arbitri e tanti club di serie A non hanno apprezzato nei tempi e nei modi la scelta della Figc di aprire alle “chiamate” per le squadre
L’iniziativa della Figc di far sapere “informalmente alla Fifa“, ma formalmente a tutti in Italia con un comunicato, di esser disposta a provare in serie A la Var chiamata dagli allenatori, ha fatto piacere a quelle società, vedi Fiorentina, Napoli e Parma, che avevano protestato nelle ultime settimane per gli errori arbitrali ma ha colto di sorpresa e non è piaciuta (nei tempi e nei modi) a tutti gli altri.
STORCERE IL NASO. Stando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, la decisione ha creato un certo fastidio alla Fifa, che si è vista tirare dentro mediaticamente senza aver ricevuto alcuna proposta ufficiale, e all’Aia che non è stata neanche interpellata dalla Figc. E e a molti arbitri che hanno vissuto il comunicato come un appoggio a chi dubita delle loro capacità o, peggio ancora, della loro buona fede.
SPACCATURA. Ma la spaccatura più evidente coinvolge la Lega e la maggior parte dei club di serie A, tra cui le “big”. Che avrebbero gradito che una simile iniziativa passasse prima attraverso un dibattito con dirigenti e vertici arbitrali e poi allo studio di un’apposita commissione per valutare “pro” e “contro” nel dettaglio.
AUMENTARE L’USO. Semmai per le società la vera priorità consiste nell’aumentare l’uso della Var e della review estendendola a tutti gli episodi dubbi. E rivedere, a fine stagione, il protocollo sui temi più controversi (falli di mano e fuorigioco impercettibili).