Secondo la Gazzetta di Parma non ci sono i margini per ricucire lo strappo con l’ivoriano che non farà più parte del progetto Parma
Tiene ancora banco la questione Gervinho che dopo il mancato trasferimento all’Al-Sadd è tornato ad essere formalmente un giocatore del Parma. Ma solo sulla carta perchè secondo la Gazzetta di Parma la sua avventura in Emilia è da ritenersi conclusa. Il comportamento poco professionale con l’assenza agli ultimi tre allenamenti, i documenti firmati entro i termini previsti (non accettati dalla Federazione qatariota) e il grave danno economico le tre ragioni che porteranno al divorzio ormai inevitabile tra le parti.
SEPARAZIONE CONSENSUALE. La via più semplice è la cessione in un mercato ancora aperto, Russia in primis. Oppure si potrebbe arrivare alla semplice risoluzione consensuale del contratto. Un’altra ipotesi è un nuovo accordo con l’Al-Sadd che anticiperebbe i soldi già pattuiti al Parma prima di concretizzare l’affare a fine stagione.
RISOLUZIONE UNILATERALE. Ma c’è anche la possibilità da parte del club di rivolgersi al collegio arbitrale della Lega Calcio e chiedere la risoluzione del contratto economico per grave inadempienza contrattuale del giocatore che per tre giorni non si è presentato al campo. Una questione che sarebbe valutata da un arbitro terzo il quale però può limitarsi a comminare una multa comunque salata al soggetto incriminato. Ultima strada il ricorso per provare a rendere effettivo il trasferimento e ottenere un equo risarcimento dall’Al Sadd per compensare il mancato introito del costo del cartellino ma con pochissime chances di vittoria.
GERVO OUT. Nemmeno presa in considerazione l’ipotesi della riappacifazione con tutto l’ambiente Parma: dai compagni allo staff tecnico passando da società e tifosi che non si aspettavano l’improvviso e clamoroso voltafaccia. Le scuse non bastano più perchè Gervinho ormai è fuori dal progetto.