L’utilizzo di Kulusevski da “falso nueve” e il pressing più alto per dimenticare l’emergenza e aggirare l’ostacolo Brescia insidioso in trasferta
Il Brescia terzultimo, che domani pomeriggio sarà di scena al Tardini, ha un impellente bisogno di punti e in trasferta è già riuscito a inanellare tre successi pesanti sui campi di Cagliari, Udinese e Spal. Se a questo dato aggiungiamo la cronica difficoltà del Parma quando deve affrontare squadre troppo chiuse tra le mura amiche ecco che l’ultima partita del 2019 nasconde, in realtà, molte insidie.
MATURITA’. Eppure, come riporta la Gazzetta di Parma, i crociati nell’ultimo periodo sembrano aver acquisito una certa maturità e consapevolezza dei propri mezzi. Soprattutto a dispetto delle assenze che lo stanno affliggendo con regolarità. Il fatto di presentarsi senza prime punte di ruolo potrebbe paradossalmente sprigionare energie e idee diverse contro le barriere erette dagli avversari.
PRESSING ALTO. In primis, il Parma ora non aspetta più l’errore altrui nella sua metacampo ma ha avanzato il baricentro ed effettua un pressing decisamente più alto pur mantenendo il massimo equilibrio e le marcature preventive. L’utilizzo di Kulusevski da “falso nueve”, che potrebbe infastidire il regista Tonali in avvio dell’azione, può risultare utile in entrambe le fasi. Anche per riequilibrare i minori spazi che, inevitabilmente, troverà Gervinho, finora sempre a segno fuori casa.