L’accoppiata Kulusevski-Gervinho ha toccato il proprio apice a Napoli e sta facendo sognare i tifosi del Parma innamorati delle loro gesta
E’ nato il KuGe, che non è una rivisitazione dialettale del “cugino” poco gradito al di là dell’Enza. KuGe sta per l’accoppiata Kulusevski–Gervinho che a Napoli ha, probabilmente, toccato il proprio apice firmando l’impresa più bella della stagione e continua a far sognare tutti i tifosi del Parma sempre più innamorati delle loro gesta.
GOL E ASSIST. Emblematica l’azione del 2-1 in pieno recupero condotta da un magistrale contropiede del binomio terribile con Kulusevski nelle vesti di assist man e Gervinho, che aveva innescato la cavalcata dello svedese sulla destra, a siglare di piatto davanti a Meret il più facile dei gol-vittoria. Per la prima volta sono andati a segno nella stessa partita che ha consentito di arricchire numeri già da record anche a livello individuale.
INCIDENZA. Quattro gol e sei assist per Kulusevski, uno dei top assoluti in campionato, che unisce qualità, forza fisica, tecnica e intelligenza calcistica fuori dall’ordinario. Stesso bottino di reti ma tre passaggi vincenti è la dote dell’ivoriano che, rispetto allo scorso anno, è migliorato tantissimo in fase difensiva, mantenendo una buona media realizzativa (appena un sigillo in meno dopo sedici giornate ma allora ne saltò ben sei) e si sta riscoprendo più altruista (era ancora a zero assist nel girone d’andata). “Kulu” aveva già mandato in porta GR27 contro l’Udinese che gli ha ricambiato il favore in occasione del suo primo gol in serie A di fronte al Torino in casa.
SPETTACOLO. E così i due hanno dato spettacolo e sono riusciti a non far rimpiangere l’assenza di un vero centravanti di ruolo, Inglese out da due mesi e Cornelius che si è infortunato di nuovo al San Paolo. La corsa e la velocità sembrano essere le armi letali per esaltare le caratteristiche degli elementi più talentuosi della squadra di D’Aversa, bravo a mettere entrambi nelle condizioni di sfruttare appieno l’enorme potenziale di cui dispongono.
NO LIMITS. Kulusevski il “maratoneta” percorre circa 12,164 km a partita e, considerando la giovane età, può crescere tanto. Gervinho ora rientra molto più spesso nella propria metacampo e ha picchi di velocità spaventosi (34,2 km/h) con una media di 7,3 km/h preziosa quando bisogna ribaltare il fronte di gioco. Nella speranza che il mercato non lo separi, il KuGe, presto rinforzato almeno dal rientro di Inglese, è pronto a stupire ancora.