Il centrocampista protagonista con il Parma ai tempi della Serie D e in Lega Pro ha giocato la partita con la Spal: “Pronostico? No, è difficile”
Crocefisso Miglietta da grande ha scelto di rimanere nel calcio: fa il procuratore dopo che ha appeso al chiodo gli scarpini. Ha fatto in tempo però a vincere con il Parma due campionati: uno in Serie D, da protagonista, l’altro in Lega Pro, con un ruolo meno appariscente. “Nel primo anno a Parma – racconta a Il Resto del Carlino Ferrara – vincemmo la D con Nevio Scala presidente e Apolloni allenatore. A ottobre del secondo qualcosa si ruppe e arrivò D’ Aversa. E alla fine salimmo in B, poi io lasciai a 36 anni. Se mi sarei aspettato una così rapida risalita? Così in fretta non so, ma neanche la Spal ha scherzato, eh. Di certo, come la Spal, la società aveva e ha basi solidissime, tradizione di serie A e grande serietà. D’ Aversa poi si è rivelato l’ uomo giusto. E’ un tecnico pragmatico, che bada al sodo. Il suo forte è che tutti i giocatori con lui vanno in campo sapendo benissimo cosa devono fare. Lo stesso vale per Semplici, che fu mio allenatore ad Arezzo, quando era agli inizi e giocava col trequartista. Quanta strada hanno fatto entrambi E meritatissima. Io mi trovai benissimo anche con Semplici. Chi vince? E’ difficile azzeccare il risultato, ma auguro alle due squadre il meglio”.