Le due sconfitte maturate nella ripresa a Ferrara e Cluj hanno fatto scattare il campanello d’allarme tra le fila dei biancocelesti
La Lazio non si è persa. Ha solo smarrito l’equilibrio tattico e mentale. Parte da qui l’analisi del Corriere dello Sport che vuole individuare le ragioni del doppio ko subìto in rimonta in meno di una settimana. La responsabilità è attribuibile alla ricerca in maniera ossessiva di un calcio rischiatutto, complicato da sostenere per 90 minuti filati.
IL GIOCO NON PAGA. L’attacco della porta e la verticalizzazione costante, ad altissima velocità, avevano strappato applausi e consensi nelle prime due uscite poi i cali evidenti nella ripresa a Ferrara e Cluj hanno confermato la tendenza negativa intrapresa nel finale della passata stagione. 12 gol sugli ultimi 16 incassati sono arrivati nel secondo tempo e questo dato potrebbe comportare la revisione di un calcio più ragionato e meno frenetico.
IN ATTESA DI CORREA. L’emblema del delicato momento dei biancocelesti è Joaquin Correa, apparso involuto in queste due partite. L’argentino, che lo scorso anno segnò al Parma all’andata, deve ritrovarsi in fretta affiancato agli altri uomini di maggior qualità: Milinkovic, anche lui irriconoscibile, Luis Alberto e Immobile, più riposati dopo aver saltato la trasferta di Europa League in Romania.