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D’Aversa: “Karamoh? Ha capito, adesso pensiamo alla Lazio”

Il tecnico del Parma alla vigilia della partita dell’Olimpico: “Yann è giovane, io posso aiutarlo, ma prima viene il gruppo”

Una settimana movimentata che termina con il cosiddetto caso-Karamoh che si sgonfia e che rientra. Le scuse del ragazzo sono state accettate, D’Aversa in versione padre riabbraccia l’esterno e lo porta a Roma: In altri momenti non l’avrei fatto neanche cambiare – dice il tecnico in conferenza stampa – ma credo nella buona fede del ragazzo, ognuno di noi può avere dei problemi fuori dal campo, delle difficoltà. Ma il suo errore è stato quello di chiudersi in se stesso. Se uno ha delle problematiche probabilmente può anche parlarne, forse l’aiuterebbe. Io ho tre figli, Yann è giovane, posso aiutarlo se si rivolge a me. Ma c’è il gruppo davanti e le regole vanno rispettate. Senza contare degli equilibri tattici. E’ un giocatore offensivo, ha caratteristiche simili a quelle di Gervinho, magari è meno propenso a fare la fase difensiva, ma vi assicuro che ha delle qualità importanti e non ci sarà mai un allenatore che si mette in difficoltà da solo non facendo giocare i giocatori che meritano”.

Caso chiuso. Riaperta la lista dei convocati invece, ai quali si aggiunge Matteo Scozzarella: “Ha ripreso con il gruppo già ieri, abbiamo un elemento in più per una partita difficile. La Lazio viene da due gare in cui è stata penalizzata dal risultato. Però ha avuto il controllo su due partite, resta una squadra forte sia a livello fisico che tecnico, incontriamo una squadra che vorrà vincere, motivata, davanti al suo pubblico. Vero, stiamo esprimento un buon calcio, ma è importante tenere gli equilibri. Gli episodi premiano chi ci crede di più, noi dobbiamo rimanere lucidi. La partita contro il Cagliari era stata preparata per difenderci con il 4-3-1-2, Maran gioca molto in verticale. A livello difensivo, indipendentemente dalle disattenzioni, abbiamo concesso poco al Cagliari, nella fase offensiva abbiamo sviluppato con un 3-4-3, ma la differenza l’hanno fatta gli episodi e da una parte c’era una squadra più convinta che ha avuto più lucidità. Il pubblico ci ha dato una grande mano, stavamo spingendo bene ma alcuni episodi ci hanno penalizzato. Il sistema di gioco non c’entra. E’ importante è fondamentale il modo di interpretare le gare. Preferisco però avere l’atteggiamento che ci ha portato a certi risultati.

Chiaro che contro la Lazio certi ritmi non si possono avere, hanno grande qualità, palleggiano, vanno forte. Correa e Immobile? Studiamo le caratteristiche della squadra avversaria, sono bravi ad attaccare la profondità e Correa soprattutto sa inserirsi tra le linee. Le palle in verticale, in zona centrale, sono pericolose, però noi dobbiamo evitare queste situazioni. Appena siamo rientrati abbiamo analizzato la situazione dei gol e ci siamo accorti delle cose che non andavano. Inglese e Gervinho? E’ entrato Cornelius, un giocatore che ha fatto bene. Ho preservato Inglese, perché magari era stanco e non volevo che si stirasse. Gervinho è un giocatore che pur non avendo fatto una prestazione così clamorosa può avere numeri che possono farti vincere la gara in qualsiasi momento“.

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