Il mercato lascia in eredità una rosa più lunga, dall’età media più bassa e rinforzata rispetto alla prima stagione in serie A
La società, come peraltro era nei programmi, lascia nelle mani del tecnico D’Aversa una rosa ringiovanita dal mercato e dall’età media più bassa. Inizia così l’analisi della Gazzetta di Parma che sottolinea la presenza di un patrimonio più consistente di calciatori, che diventeranno quasi tutti di proprietà. Grassi, Inglese, Karamoh, Cornelius, Pezzella, Hernani e Sepe saranno riscattati materialmente nelle prossime stagioni ma si possono già considerare del Parma.
CRESCITA. Il livello medio della squadra è cresciuto in maniera evidente. Pezzella e, soprattutto, Darmian sono due terzini di ruolo, a differenza di Iacoponi e Gagliolo adattati in fascia. Grassi finalmente è a posto sul piano fisico, la qualità di Hernani e Brugman si unisce al trio Barillà, Kucka e Scozzarella, titolari nella seconda parte della passata stagione.
ASPETTANDO KARAMOH. In avanti molto dipenderà dalla lievitazione di Karamoh che deve ancora mettere le sue doti fisiche e tecniche al servizio della tattica. Ma nel frattempo sta esplodendo il talento di Kulusevski, subito responsabilizzato da D’Aversa e che, facendo le debite proporzioni, ricorda il giovane Ancelotti di quarant’anni fa. Giocando in quella posizione potrebbe familiarizzare presto anche con i gol.
CAMBIO DI PELLE. Lo scorso anno salvarsi in serie A dopo tre promozioni di fila dai dilettanti è stato un miracolo che deve essere enfatizzato. Ora si entra nella fase di consolidamento che comporta alcuni rischi ma, viste le doti morali dei senatori, potrà porre le basi per un futuro interessante e sereno nel massimo campionato italiano.