La Gazzetta di Parma a due giorni dalla vittoria in rimonta contro l’Udinese celebra ancora l’impresa della Dacia Arena
E’ bel Parma che dà segnali positivi: si gioca, si corre, si vince. Così la Gazzetta di Parma si trova ancora a decantare le gesta dei crociati che sono tornati da Udine con tre punti in tasca e un’iniezione di autostima che servirà a trascorrere una serena pausa per le Nazionali.
Se ci si limita a guardare i numeri – scrive il quotidiano – capiamo come il realtà il successo sia figlio del vecchio corso: 17 tiri da parte dell’Udinese contro i 6 del Parma, 8 corner per i bianconeri contro 1 dei crociati, 10 le parate di Sepe e zero per Musso. Eppure il Parma ha vinto 3-1. Implacabile sotto porta, i crociati hanno avuto più possesso palla dell’Udinese (16 minuti contro 13.53) e se a fine partita il dato premia i friulani (54%-46%) è solo perché una volta trovato il gol del pari, il Parma ha atteso e preferito ripartire in contropiede grazie alle sgroppate di Kulusevski (top runner con 13,616 chilometri percorsi) e Gervinho.
Nuove idee, nuovi concetti nello sviluppo del gioco. D’Aversa li ha sposati e chiede alla squadra di seguirlo. Ci sarà da pazientare un po’ ma il grande balzo si vede anche dal punto di vista psicologico. Il Parma faceva fatica a ribaltare lo svantaggio, ma a Udine è rimasto in piedi e ha ferito con la sua arma più tagliente. Gervinho.