Nelle prime sette partite del 2019 i crociati hanno racimolato cinque punti così come il Bologna che non ha ridotto il distacco
La flessione del Parma è ben evidenziata nei numeri delle sette giornate fin qui disputate del girone di ritorno, in cui tuttavia il calendario non si presentava troppo benevolo (Juve, Inter e Napoli e le trasferte di Udine e Cagliari) e il sostanzioso bottino della prima parte consentiva di poter dormire sonni tranquilli. I crociati, che con 17 gol al passivo risultano essere la difesa più perforata del 2019, hanno racimolato cinque punti così come il Bologna che quindi resta staccato di dodici lunghezze al terzultimo posto. Peggio di loro solo il fanalino di coda Chievo Verona, fermo a due pareggi e già virtualmente condannato alla retrocessione in serie B.
Rispetto al girone d’andata, i punti si sono dimezzati (10 contro 5) ma si nota un maggior equilibrio tra le concorrenti alla salvezza che non stanno affatto correndo: a 6, si trovano, infatti, Sassuolo, Empoli, Spal, appena più avanti Cagliari, Frosinone e Udinese, tutte e tre a 7, quasi a voler testimoniare indirettamente la straordinaria cavalcata del neopromosso Parma, capace di stupire tutti e arrivare a quota 25 al giro di boa. Un rendimento sopra le righe e al di là di ogni più rosea aspettativa che mette la squadra di D’Aversa al riparo da ogni possibile cattiva sorpresa.
Un ultimo aspetto interessante riguarda le reti segnate perchè, dopo il rientro dalla sosta invernale, il Parma è il sesto attacco del campionato (11 centri) a pari merito con Empoli e Sampdoria e davanti, tra le altre, a Napoli, Inter, Lazio, Torino, che però hanno subìto decisamente meno.