Il delegato alla sicurezza del Parma ha predisposto il piano per la ripresa. “Ma bisogna attendere la versione definitiva del protocollo”
Lo Chief Operating Officer e delegato alla sicurezza del Parma, Stefano Perrone, si prepara alla possibile ripresa degli allenamenti e illustra i piani alla Gazzetta di Parma. “Se lo scenario degli allenamenti collettivi sarà quello del 18 maggio dobbiamo portare avanti tutte quelle operazioni di carattere manutentivo idonee per la ripresa. E mettere in preallarme i fornitori per far ripartire il Centro Sportivo di Collecchio fermo da più di 50 giorni. Condizionatori, campi, lavori di sanificazione ordinaria e straordinaria, scorte di protezioni personali e ambientali in magazzino e così via: il lavoro non manca“.
RISCHIO MINIMO. “E’ realistico pensare che la serie A riparta. Dipende però tutto dal punto di sintesi che troveranno governo e federazione, tra scienza e organizzazione sportiva. Perchè la cosa più importante è certamente la salute ma allo stesso tempo, nel calcio come negli altri sport, si sa che è impossibile arrivare al rischio zero. Un primo segnale è arrivato dalla Germania. Quindi il minor rischio possibile pensando alla salute“.
REGOLE FERREE. “Utilizzando una metafora i giocatori dovranno essere in crociera, pur essendo a Collecchio. Dovranno stare su una nave senza la possibilità che ci salga qualcun altro. E si tornerà a terra dopo due settimane. Chiudi, parti e torni. Tenendo conto delle regole molto ferree e nuove per tutti. Ma per muoverci bisognerà attendere la versione definitiva del protocollo sanitario“.