Il direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità: “La decisione però spetta ai politici”
È stata una Pasquetta di lavoro per la Protezione Civile. L’argomento del giorno è stato, ovviamente, il coronavirus, ma nella consueta conferenza stampa della serata di ieri c’è stato modo di parlare anche di calcio perché tra le varie componenti che fanno parte di questo settore è tanta la voglia di capire se i vari campionati professionistici possono ritenersi conclusi o se ci sia la possibilità di tornare in campo.
Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico scientifico (Cts), si è detto scettico: “Il calcio è uno sport di contatto quindi comporta dei rischi di trasmissione. Qualcuno ha proposto un monitoraggio stretto sui calciatori, con test quasi quotidiani, a me sinceramente sembra un’ipotesi un po’ tirata. E poi siamo quasi a maggio. Io darei parere contrario, ma la decisione però spetta ai politici. Credo sia una decisione difficile da prendere date le possibili implicazioni sanitarie“.