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Kucka, il tassello mancante a centrocampo

Il neoacquisto slovacco arriva a coprire il vuoto lasciato dall’infortunio di Grassi ma può dare qualcosa in più alla squadra sul piano fisico e dell’interdizione

LE CARATTERISTICHE. Muscoli, fosforo e polmoni. Un tuttocampista che può garantire il salto di qualità al Parma. Ecco le credenziali con le quali si presenta Juraj Kucka, il primo acquisto nel mercato invernale del ds Faggiano, che aveva, in primis, l’esigenza di rimpiazzare l’infortunato Grassi. E anche trovare un profilo esperto e già navigato nel campionato italiano che potesse dare qualcosa in più alla linea mediana sul piano fisico e dell’interdizione. L’uomo giusto al posto giusto possibilmente da lanciare nella mischia il prima possibile, considerando l’emergenza a centrocampo privo degli infortunati Rigoni e Scozzarella.

LA CONDIZIONE. In realtà in conferenza il diretto interessato è stato abbastanza prudente. “Sto bene, sarò disponibile ma non dall’inizio. Ho avuto qualche problema, primo ero infortunato, in Turchia ho rimediato una botta in allenamento, piano piano mi devo riprendere e mettermi a posto come condizione”. I precedenti cinque mesi in Turchia al Trabzonspor non sono stati esaltanti: 10 presenze in totale, di cui solo tre da titolare, e 427′ in campo. Complice anche uno stiramento del muscolo addominale che l’ha tenuto fuori per un mese tra novembre e dicembre. Recuperarlo al 100% diventa così la prima missione dello staff medico per consegnare al Parma un elemento imprescindibile per il presente ma anche in ottica futura.

COME CAMBIA IL PARMA. In teoria, nel 4-3-3 di D’Aversa, Kucka dovrebbe sistemarsi sul centrodestra accanto al regista (Scozzarella o Stulac) e Barillà, il più positivo nella prima parte di stagione, ma rispetto ai compagni di reparto avrà maggior licenza di spingere e di inserirsi per assicurare i gol, anche da fuori area, che sono mancati in quel reparto al Parma. La duttilità dello slovacco gli consente di poter giocare a piede invertito. All’occorrenza anche davanti alla difesa o da terzino destro come era già avvenuto al Milan. A lui, però, si chiederà principalmente di sradicare palloni agli avversari, di fare legna e filtro nel settore nevralgico. Attraverso la corsa e la forza fisica.

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