L’allenatore del Parma sotto la lente del quotidiano locale: “L’importanza del padre Giuseppe: suo primo tifoso, ma anche il suo critico più severo”
Tutto Pecchia: l’uomo, il calciatore, l’allenatore. Oggi sulla «Gazzetta» un lungo ritratto a 360 gradi dell’allenatore del Parma. Partendo dalla durissima gavetta che ha fatto prima di sfondare: a dodici anni fuori di casa, per giocare nelle giovanili dell’Avellino. L’esordio in serie A con il Napoli, la laurea in Giurisprudenza (quando già giocava nella massima serie), lo scudetto con la Juve, e poi la richiesta di essere ceduto perché si sentiva “chiuso” da Zidane, Deschamps e Davids.
Da calciatore, ha avuto tantissimi allenatori: e da ognuno di loro ha imparato qualcosa, per la successiva carriera di tecnico. Il maestro più importante è stato Rafa Benitez: come suo vice ha fatto esperienze indimenticabili al Napoli, al Real Madrid e al Newcastle. E poi, la storia d’amore con la moglie Angela: erano compagni di scuola alle elementari, oggi sono una splendida coppia con tre figlie. E l’importanza del padre Giuseppe: suo primo tifoso, ma anche il suo critico più severo.
Fonte: La Gazzetta di Parma