Cittadella-Parma è una gara dal sapore speciale perchè il 16 maggio 2009, vincendo al Tombolato con un gol di Reginaldo, i ducali festeggiarono il ritorno in serie A, dopo un anno di purgatorio tra i cadetti: “La felicità della gente di Parma, dei tifosi presenti allo stadio e degli altri che ci accolsero al ritorno in città. La mia rete fu la classica ciliegina sulla torta. Ricordo quindi un’esultanza sfrenata: ero al settimo cielo, una gioia immensa. È stata un’emozione indescrivibile, a coronamento di una stagione esaltante“.
Reginaldo lancia il Parma: “Giusto mix tra giocatori di categoria e giovani di prospettiva”
Ai microfoni della Gazzetta di Parma, Reginaldo ha parlato di passato e presente gialloblù: “L’arrivo di Guidolin fu la svolta. È un allenatore che mi impressionò fin dal primo momento, per la serietà nel lavoro e la cura quasi maniacale dei dettagli già negli stessi allenamenti. Quando hai il privilegio di indossare una maglia come quella crociata non guardi affatto la categoria. Il pomeriggio di Cittadella e la promozione resta una delle pagine più belle ed emozionanti della mia carriera. Sarei rimasto tutta la vita, ma il mercato, si sa, è imprevedibile. Il Parma di oggi è una squadra che esprime un bel calcio, con il giusto mix tra giocatori di categoria e giovani di prospettiva, che hanno corsa, tecnica, voglia di mettersi in mostra. Pecchia è un bravissimo allenatore. L’avevo detto anche ad inizio stagione che questo poteva essere l’anno buono: i risultati lo stanno confermando. Contro il Venezia i ragazzi hanno giocato una partita di grande intensità. A questo Parma e alla piazza intera auguro di raggiungere presto l’obiettivo“.