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Charpentier entra e segna: titolare con il Cosenza

L'attaccante franco-congolese è il simbolo di un Parma che non si arrende mai

L’attaccante franco-congolese è il simbolo di un Parma che non si arrende mai

Nel calcio tutto cambia velocemente. L’esempio di questa regola non scritta del pallone a Parma ha nome e cognome: si chiama Gabriel Andre Joseph Charpentier, detto il generale. O la pantera, come lo chiamano simpaticamente i suoi compagni di squadra sui social. Sulle sue qualità nessuno ha mai avuto dubbi. Quelli erano legati soprattutto alla sua tenuta fisica. D’altronde il suo personalissimo score parlava per lui e anticipava la sua fama di calciatore tecnicamente dotato, decisivo in zona gol ma fragile. Estremamente fragile. Tanto che i primi due mesi di questa nuova stagione erano cominciati un po’ come era finita quella precedente. Zero presenze, tanta tribuna e pochissime panchine. La cura Pecchia, però, ha ristabilito anche il generale che – alla sua prima stagione con la maglia del Parma, aveva messo insieme solo 8 spezzoni e 212′ -. Contro il Palermo si è preso di slancio la copertina della partita e ha mostrato ai 13mila del Tardini la sua voglia di gol. Qualcuno tra i tifosi era già andato via, si è perso il balzo felino di Gabriel, quello con il quale ha mandato la palla alle spalle di Pigliacelli per il 3-3. Una rimonta quasi epica, di sicuro strepitosa, valsa un punto strappato con le unghia e con i denti alla fine di una gara che – come ha detto l’allenatore – sarebbe stato forse un delitto perdere. E nei numeri della gara si nasconde il dominio crociato.

Sì perché il Parma è arrivato oltre il novantesimo chiudendo 510 passaggi contro i 190 del Palermo. Questo potrebbe anche bastare a spiegare la supremazia dei ragazzi di Pecchia che, nel corso della partita, hanno collezionato 10 calci d’angolo a 1. A questi numeri si aggiungano i 24 tiri in porta a 8 per Delprato e compagni. La forza del Parma si può ben evidenziare anche attraverso i 41 tocchi in area di rigore del Palermo (contro i 5 degli avversari). Mentalità. Il baricentro dei crociati era perennemente protratto in avanti alla ricerca del gol che poi è arrivato solo a fine gara. Ma anche questo è un dato che fortifica le convinzioni dei crociati. Il Parma ha segnato sei gol dal 90’ in poi (inclusi quattro degli ultimi cinque): nessuna squadra ha fatto meglio in questa Serie B. La vetta solitaria, conquistata grazie al graffio della pantera Gabriel – al suo terzo centro con la maglia del Parma in Serie B: tutti arrivati da subentrato e a partire dal 70’ in avanti – è ora da mantenere. Missione da compiere anche grazie alla panchina lunga.

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