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Parma invincibile e tra le top d’Europa

È tra le otto squadre dei maggiori cinque campionati europei a non aver mai perso in campionato: assieme a Barcellona, Bayern, Borussia e Arsenal

È tra le otto squadre dei maggiori cinque campionati europei a non aver mai perso in campionato: assieme a Barcellona, Bayern, Borussia e Arsenal

Ci voleva Fabio Pecchia per creare un contatto con il passato e con l’allenatore che, a suo dire, è stato tra i primi ispiratori dell’avvocato di Formia. Prima di ieri sera, solo con Nevio Scala i crociati erano riusciti a vincere quattro trasferte consecutive in Serie B per la prima volta dal periodo tra marzo e maggio 1990. Un piccolo record al quale se ne aggiunge un altro: il suo Parma è l’unica squadra in Italia, tra Serie A e Serie B, a non aver mai perso fino ad ora. Ed è sorprendentemente anche tra le otto squadre nei cinque campionati più importanti d’Europa senza aver subito sconfitte nelle prime otto giornate. Pecchia è in buonissima compagnia: tra il Tottenham e l’Arsenal in Premier League, il Nizza e il Rennes in Ligue 1, il Baryen Monaco, il Borussia e il Leverkusen in Bundesliga e il Barcellona in Liga c’è anche il club di Krause. Un piccolo motivo di vanto che certifica il cambio di rotta a livello dirigenziale: niente più spese folli per giocatori potenzialmente forti, solo certezze e gente che conosca le insidie di un torneo complicato come quello della Serie B. Il volere del tecnico, in estate, è stato rispettato. E pazienza se manca il vice-Estevez: si può giocare (e vincere, a quanto pare) anche senza l’argentino. Ripartire da Pecchia, e da gran parte della rosa puntellata con innesti funzionali e funzionanti, si è rivelata essere per adesso, una mossa vincente. Con il 2-1 di Cremona, in 46 partite alla guida del Parma nella regular season, l’allenatore ha collezionato 80 punti: quasi due a partita in 14 mesi. Numeri che evidenziano come la strategia scelta fino a qui sia servita a far registrare dei progressi. Visibili a occhio nudo nei singoli.

La marcia di avvicinamento alla Serie A, dunque, continua in maniera convinta, anche se Pecchia non ne vuole sentire parlare. “La classifica non ha molta importanza ora. Ogni partita va affrontata con grande veemenza, il verdetto è imprevedibile come in ogni campionato cadetto“. Spegnere i facili entusiasmi fa parte della teoria che vede l’allenatore tenere tutti sulla corda. Una buona cosa, sicuramente, vista l’età media dei ragazzi in rosa con poco vissuto e tanta voglia di mettersi in mostra. Si chiama maturità. A proposito: anche a questa voce, il Parma ha fatto registrare dei progressi importanti. Imparare a gestire momenti complessi delle partite fa parte della volontà di voler costruire quella mentalità vincente che serve a dominarle. Elementi che l’anno scorso non c’erano: in questo trittico terribile di partite (Samp, Bari e Cremonese), la squadra ha mostrato una grandissima capacità di reazione. Senza disunirsi è riuscita a rimediare a situazioni complesse dando seguito a una striscia positiva aperta sedici partite fa e che questo Parma sembra proprio non voler chiudere. Per creare un contatto con il passato. Un passato vincente.

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