Nella “bozza di convenzione” del progetto depositato ieri il Parma chiede la gestione per 90 anni ma il Comune vorrebbe scendere a 60

La Gazzetta di Parma fa il punto della situazione all’indomani della presentazione del progetto definitivo per il nuovo stadio Tardini. Resta aperta la questione della concessione, in pratica la durata della gestione dell’impianto da parte del club crociato. Nella cosiddetta “bozza di convenzione” depositata ieri il Parma chiede la gestione per 90 anni, prendendo spunto dalla legge del governo sugli stadi che, per incentivare la riqualificazione degli impianti sportivi italiani, alza il termine sino a 99. La maggioranza in Comune preferirebbe scendere a 60, con un eventuale proroga di altri 30. E’ questo, di fatto, l’ultimo nodo da sciogliere in attesa della Conferenza dei Servizi che dovrà esprimere un parere vincolante sul progetto.