L’ex allenatore del Parma che lanciò Gigi: “In tutta la settimana nessuno riuscì a fargli gol, le prendeva tutte”
Nevio Scala ha ripercorso la giornata nella quale ha lanciato Gigi Buffon tra i pali. La storia – spiega l’ex allenatore a Il Quotidiano Nazionale – è nata da li. “Perché scelsi di schierare Gigi quel giorno? Per quello che mi aveva fatto vedere nei giorni prima della partita. Era un periodo terribile, si era infortunato Luca Bucci, il titolare, e quindi aggregammo Gigi per gli allenamenti. In tutta la settimana nessuno riuscì a fargli gol, le prendeva tutte. Quando iniziai ad avere l’idea mi consultai con il preparatore dei portieri, Enzo Di Palma. Che ne pensi? Lui mi disse: questo è un fenomeno. Aveva solo 17 anni. Nell’occasione il secondo portiere, Nista, si comportò con grande signorilità. Io mi convinsi completamente la sera prima della partita, quando andai a chiedere a Gigi: ma se ti faccio giocare, te la senti? Lui mi rispose: mister, che problema c’è? Aveva già una grande sicurezza e tanta voglia di imporsi. Poi è andato oltre qualsiasi aspettativa. Io l’anno dopo andai via, quindi non me lo sono potuto godere tantissimo. Ma in quella risposta sicura, nella sua serenità al momento di affrontare grandi pressioni, avevo già intuito che era destinato a grandi cose“.
“Buffon è il più grande di tutti? Sì, non si deve offendere nessuno e ovviamente è un discorso solo teorico perché i tempi sono molto diversi e ognuno gioca nel suo contesto. Ma Gigi ha vissuto il grande cambiamento del gioco, l’aumento della velocità e del numero di tiri subiti, e si è sempre fatto trovare pronto. Per me è stato il più forte di sempre, non solo del calcio italiano”. Perché oggi ai giovani danno fiducia solo i campionati stranieri? “Le vorrei rispondere che non ci sono più allenatori come Scala Nevio, ma ovviamente è una battuta. Penso che ci sia una generale mancanza di coraggio, ma fare l’allenatore oggi è molto più difficile, molti preferiscono coprirsi le spalle puntando sull’esperienza, senza correre rischi. Però a questo calcio un po’ più d’allegria e spensieratezza servirebbe”.