Scade oggi il contratto di Vazquez che lascia i crociati dopo due stagioni in serie B condite da 25 gol e dieci assist
Quello di oggi è formalmente l’ultimo giorno di Franco Vazquez da giocatore del Parma. Il 30 giugno, infatti, scade il contratto del Mudo che da domani sarà libero di accasarsi altrove a parametro zero. Una perdita importante per la squadra crociata, di cui è stato il capocannoniere in entrambe le stagioni in serie B: quattordici gol il primo anno (record personale), quando ritrovò in panchina prima l’ex compagno Maresca poi il mentore Iachini che lo lanciò al Palermo, undici il secondo dove Pecchia lo ha provato in più ruoli prima di piazzarlo in pianta stabile da unico terminale offensivo di riferimento. Ma al di là dei numeri, nudi e crudi, compresi i dieci assist complessivi e, soprattutto, i 105 dribbling riusciti in questa annata che lo collocano davanti a tutti nel campionato cadetto, restano impresse le giocate e le magie regalate a più riprese all’esigente pubblico del Tardini, che da tempo non si gustava un talento così puro e di classe sopraffina. Dallo spettacolare lancio col contagiri per la rete decisiva di Mihaila all’ultimissimo respiro di Parma–Benevento nell’agosto 2021 al destro a giro di Frosinone, che fece cadere per la prima volta la capolista tra le mura amiche, dello scorso mese di febbraio, sono tante le prodezze lasciate in eredità dal trequartista italo-argentino del quale sarà impossibile dimenticare anche il pallonetto al Monza, il bolide in controbalzo contro il Perugia, la punizione perfetta con il Crotone e il sinistro all’incrocio di fronte alla Ternana. Parma resterà sempre nel suo cuore anche perchè proprio qua, nell’aprile 2022, è nato suo figlio Valentin, che magari da grande si farà raccontare dal padre questi suoi mesi densi di emozioni in Emilia. E’ mancata solo la ciliegina sulla torta della promozione in serie A, ma il popolo crociato può solo ringraziare Vazquez per quanto ha saputo dare alla causa dalla prima all’ultima partita. Ora lo attende una nuova avventura o ancora in B (la Cremonese è sulle sue tracce) oppure lontano dall’Italia, tra la suggestiva ipotesi di un ritorno in patria al Belgrano e le ricche offerte provenienti dai Paesi arabi. Qualunque sarà la sua destinazione, muchas gracias y buena suerte Mudo!