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Pecchia: “Tutino non convocato, Romagnoli si è fermato ancora”

L’allenatore in conferenza stampa: “Il Bari ha dimostrato di saper stare lì, di meritare. Ha giocatori molto bravi, molto abili ad attaccare la profondità”

Il Parma riprende da Bari la sua corsa verso le zone alte di classifica. Senza Tutino, non convocato e ormai vicinissimo al Palermo, e senza Romagnoli: “La vera panchina – ha detto Pecchia alla vigilia – l’ha fatta a Venezia. Aveva ripreso, ma qualcosa però si è interrotto. Ora bisogna valutarlo e non sarà disponibile a Bari“. La squadra ha ancora negli occhi la partita di San Siro, la Coppa Italia ha lasciato buone sensazioni ma anche una discreta dose di amaro in bocca. “Se torno indietro aumenta la rabbia – spiega l’allenatore – per tutto quello che abbiamo fatto. Grandi spunti, grande partita. Ma l’amarezza più grande è per i ragazzi: quando fai queste cose devi portare a casa il risultato. La squadra mi dà sempre grande disponibilità, chi è rimasto ai margini ha dimostrato grande attitudine e grande serietà. Bisogna continuare su questa strada. Ad esempio Valenti mi sta dando buone risposte, Balogh era un po’ indietro, aveva bisogno di trovare un po’ di continuità in allenamento più che altro. Ma domani affrontiamo una squadra forte. Il Bari è stata la vera sorpresa del campionato, ma solo all’inizio. Poi ha dimostrato di saper stare lì, di meritare. Ha giocatori molto bravi, molto abili ad attaccare la profondità. Noi non siamo una squadra di ripartenza, siamo una squadra che gestisce la partita. Quando il campo poi è aperto le qualità vengono fuori, ma siamo una squadra diversa rispetto a loro, abbiamo grande rispetto ma andiamo a giocarcela“.

Dopo una partita di grande dispendio fisico giocata solo martedì sera. “Mi sarebbe piaciuta un’attenzione diversa nei confronti del Parma. Avrei voluto qualche ora in più per il recupero dopo aver giocato un ottavo di finale così intenso. Ma ormai è andatra, abbiamo le energie fisiche per giocare domani, vediamo se ci saranno anche quelle mentali per affrontare una gara così importante. Dovrò gestire al massimo tutta la rosa. Le valutazioni ancora non sono chiare“. Il discorso si sposta poi sul grande ex, Cheddira: “E’ un giocatore che non c’è mai stato e che non ho mai utilizzato. Ma il rammarico più grande è quello di non avere avuto il gruppo al completo quasi mai. Inutile fare questi discorsai. Domani c’è una partita e i nostri esterni hanno tutti caratteristiche diverse. Tante partite le abbiamo giocato anche con Sohm o Camara sull’esterno. Dobbiamo giocare a pallone e fare le nostre cose con identità, non voglio fasciarmi la testa, si può giocare in altri modi, con il falso nueve o una linea di cinque. Dobbiamo scendere in campo ed essere padroni della situazione. Bisogna ripetersi, a Milano non abbiamo fatto una prestazione di esibizione. Charpentier? Sta lavorando, è con noi e ci auguriamo che possa dare continuità. Ha valore. Con lui va tenuta alta l’attenzione. Ancora di più rispetto a tutti gli altri. Bisogna tenere conto di tante cose, in questa settimana ha dato maggiore continuità. Ma bisogna usare la massima attenzione“.

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