Sul quotidiano si legge: “Si pensava di dominare l’avversario attraverso il gioco, e invece…”
Nel commento a freddo proposto da La Gazzetta di Parma, si legge: “S’è perso un sacco di tempo nell’illusione che la chimera del gioco posizionale potesse all’improvviso materializzarsi, sorprendere e annichilire tutti gli avversari per far volare come su un tappeto magico il Parma in Serie A“. Nell’analisi del dopo Ascoli, il quotidiano mette in mostra qualche difetto di fabbrica di una squadra battuta da molti avversari: “ci prendevano pure per i fondelli“, si legge.
Ma la musica è cambiata, “ma questa squadra era stata costruita senza alcun realismo, pensando appunto che potesse dominare il campionato attraverso il gioco. E quindi l’esigenza di un maggiore agonismo, nel senso della lotta a tutto campo, mal si abbina a quell’atteggiamento quasi snob che il Parma ha tenuto su tanti campi contro tante avversarie. In questo momento – si legge – la classifica è orrenda. Oggi il Parma sarebbe l’ultima squadra di sicura di salvarsi, dopo ci sarebbero i play out tra Alessandria e Cosenza e la retrocessione diretta delle ultime tre“.