L’ex preparatore atletico del Parma, che ha vinto tutto con il Milan di Sacchi: “Squadra costruita un po’ così: non è nè di giovani, nè di esperti di questa categoria”
“Il Parma può vincere e perdere con tutte, ma se trovasse un minimo di equilibrio potrebbe riprendersi benissimo”. Vincenzo Pincolini, ex preparatore atletico del Parma che ha vinto tutto con il Milan, ha lanciato un paio di stoccate alla società, difendendo Enzo Maresca che non è l’unico – a suo avviso – colpevole della situazione. “I calciatori in grado di vincere le partite da soli non ci sono – ha detto a Palla in tribuna, in onda su RadioParma – . Esiste gente molto forte, come Vazquez, ad esempio. Lui è un giocatore che sotto questo punto di vista può dare di più, Schiattarella è un calciatore che ci può stare e conosce la categoria, Tutino dovrà emergere prima o poi. A gennaio andrei a prendere due calciatori – gregari, non alla fine della carriera – che vogliono affermarsi.
Quello che vuole emergere e che ti fa fare il salto di qualità. Se pensiamo che il Parma ha speso un sacco di soldi senza prendere Lucca, convocato da noi in Under 21 e visionato da Mancini, ti viene da pensare che il progetto non abbia una base solida”.
Poi l’analisi di domenica. “L’allenatore – dice Pincolini – vede i calciatori tutta la settimana, torniamo alla partita di domenica: è stata una partita che per larghi tratti non è stata giocata bene. Il Parma ha preso gol con un giocatore da solo, gli altri sono più di categoria rispetto al Parma. In Serie B sfrutti l’errore“.
Sull’eventuale esonero di Maresca: “Aspetterei a cambiare l’allenatore, perché ha sì delle colpe, ma adesso va difeso. Gattuso? Conosce la categoria, ma ha già fatto tanta strada, non torna indietro secondo me. I calciatori, presi individualmente, hanno qualità, ma non è ancora squadra. Non ha un’anima, una cornice. Non è di giovani, non è di giocatori esperti in questo campionati. E’ una squadra messa un po’ così. L’allenatore sta cercando di capire come fare per correggere gli errori, ma c’è bisogno di una società che faccia da parafulmine. La classifica è corta, ci sono tante squadre che aspirano alla promozione, ci si mangia punti a vicenda. Non la vedo brutta, ma serve la società che aiuti la parte sportiva“.
