Il presidente del Centro di Coordinamento: “Sarà la colonna portante di questa squadra, la prima pietra posata dalla società per la rinascita di questo Parma”
“Devo essere sincero. La sera della presentazione al Tardini mi sono scese le lacrime quando Gigi mi ha abbracciato e all’orecchio mi ha detto: «Angelo, sono stra contento di essere tornato a Parma perchè ho realizzato un sogno!» Parma ha bisogno di un campione come lui“. Angelo è Manfredini, il Presidente del Centro Coordinamento Parma Club, che ha la sua sede al lato del Tardini. Ospite telefonico durante il talk di TvParma, Calcio e Calcio, Manfredini ha ripercorso la serata magica di martedì, con il ritorno nel suo stadio di Gigi Buffon. “Con il suo carisma e la sua esperienza – spiega il Presidente del Centro di Coordinamento – tralasciando il lato del marketing di quest’operazione, sarà la colonna portante di questa squadra, la prima pietra posata dalla società per la rinascita di questo Parma“. Nonostante gli striscioni, con messaggi all’opposto che si sono alternati rapidamente. Quello dei Boys che invitava il portiere a onorare la maglia, quello del Centro di Coordinamento che invitava alla distensione dando il bentornato al figliol prodigo. “Spero che il suo ritorno possa servire a cancellare una frase detta vent’anni fa, in una situazione particolare: il Parma aveva necessità di denaro, lui era un ragazzino, che sarebbe andato a prendere il doppio di quanto già percepiva, da una delle squadre più importanti del mondo, nonostante l’antipatia che anch’io provo verso i colori della Juventus. Vorrei vedere chi avrebbe scelto in maniera diversa… Il CC ha emesso un comunicato dando il ‘bentornato’ a Gigi, con l’appello di ‘stare uniti’: solo così potremmo tornare a raggiungere i risultati che abbiamo perseguito nel passato”.