A San Siro una doppietta di Gervinho lancia i crociati raggiunti in pieno recupero da un colpo di testa di Perisic
Uscire da San Siro con un punto e tanto amaro in bocca è un paradosso per il Parma che, avanti di due reti poco dopo il quarto d’ora della ripresa, subìsce la rimonta dell’Inter completata al 92′ dall’incornata sottomisura di Perisic. Un altro 2-2 come contro lo Spezia ma stavolta a parti invertite (una settimana fa il Parma si ritrovò costretto a inseguire) perchè la doppietta di Gervinho, ai primi gol stagionali, aveva fatto accarezzare a lungo l’impresa già realizzata due anni fa al ritorno in serie A.
PRAGMATICO. Nessun particolare merito sul piano del gioco ma tanta attenzione alla fase difensiva e volontà di colpire in campo aperto, provando anche coraggiosamente a costruire dal basso. Questi i dettami dei crociati che lasciano il pallino nelle mani dei nerazzurri, incapaci, però, di creare grossi pericoli dalle parti di Sepe.
GERVO C’E’. Bastano pochi secondi in avvio di ripresa e l’asse Hernani–Gervinho confeziona un’azione da manuale: il brasiliano intercetta una sfera a centrocampo e pennella una parabola in verticale per l’ivoriano che col piatto al volo di sinistro fulmina Handanovic. Beffato ancora al 17′ quando Gervinho taglia sul filtrante di Inglese, subentrato a Cornelius all’intervallo, e sigla il raddoppio.
RIMONTA INTER. Il neoentrato Brozovic dal limite accorcia subito le distanze e, in pratica, dà il via all’assedio dell’Inter. Sepe è miracoloso nel respingere il colpo di testa ravvicinato di Ranocchia ma nulla può sull’inzuccata al 92′ di Perisic che raccoglie la punizione dalla sinistra di Kolarov e gira in fondo al sacco il timbro del definitivo 2-2.
RITROVATA FAME. In una situazione di grande emergenza il Parma ha ritrovato quella fame e quella cattiveria che lo avevano contraddistinto nelle passate stagioni. E’ mancata forse un po’ di lucidità nel finale ma resta la sensazione di un gruppo che, seppur tra mille difficoltà, abbia le carte in regola per togliersi qualche soddisfazione.