Dal 3 dicembre del 2016 ad oggi due promozioni consecutive e altrettante salvezze in serie A per il secondo tecnico più longevo dopo Scala
Roberto D’Aversa resterà nella storia del Parma. Non solo perchè è il secondo tecnico più longevo dopo l’ineguagliabile Nevio Scala ma anche e soprattutto per i traguardi raggiunti in questi ultimi tre anni e mezzo. Dal 3 dicembre del 2016 fino all’amaro epilogo di oggi, è stato uno dei principali artefici della rinascita crociata: due promozioni di fila dalla Lega Pro alla serie A e altrettante salvezze nel massimo campionato, il secondo dei quali chiuso all’undicesimo posto a quota 49.
I NUMERI. Le 151 panchine complessive, in tre categorie differenti, sono caratterizzate da numeri importanti: 64 vittorie, 34 pareggi e 53 sconfitte alla media di 1,49 punti a partita e una percentuale di successi equivalente al 42,38% delle gare in totale. Il 4-3-3 come marchio di fabbrica e una filosofia di gioco che mano a mano si è evoluta in base agli elementi a sua disposizione, senza mai prescindere (salvo rare eccezioni) dall’equilibrio in fase difensiva. Una cura maniacale dei dettagli nello studio degli avversari e la crescita costante di pari passo con quella della società gli altri segni distintivi dell’allenatore di Stoccarda, poco amato da una parte di pubblico ma premiato dai risultati. Paga forse, ma smusserà gli angoli nel corso degli anni, le doti non eccelse di comunicatore e di non sapersi vendere al contrario di molti suoi colleghi più “reclamizzati” nonostante un palmares, sulla carta, inferiore.
LE PERLE. Difficile scegliere una sola partita simbolo in questo percorso esaltante ma nel cuore dei tifosi rimangono sicuramente il derby del Mapei Stadium vinto per 2-0 sulla Reggiana, a due settimane dal suo insediamento, la cavalcata ai play-off di Lega Pro, la magica notte di La Spezia, il primo exploit in casa dell’Inter, il 3-3 all’Allianz Stadium e le imprese di quest’anno su Roma e Napoli. Momenti indimenticabili destinati a rimanere scolpiti negli annali. Che piaccia o non piaccia, oggi finisce un’era: grazie Bob, a Parma sarai sempre di casa.
