Servirà l’ok dei singoli giocatori ma c’è l’intesa tra le parti: la stagione ’19-20 durerà 14 mesi, la prossima solo 10 però con uguali stipendi
L’accordo per il prolungamento dei contratti in scadenza il 30 giugno fino al termine dell’attuale stagione è ormai ad un passo. Secondo il Corriere dello Sport, le tre Leghe, l’Aic e gli allenatori hanno trovato un’intesa di massima: la stagione ’19-20 sarà di 14 mesi (e non di 12), quella ’20-21 di 10 (e non di 12). Ma, e questa è la novità più importante, a livello di stipendi non cambierà niente. Nessun compenso extra ai calciatori fino al 31 agosto così come non ci saranno tagli dei club agli ingaggi per il prossimo anno, nonostante i due mesi in meno. In pratica le stagioni si baseranno sul numero di partite giocate e non sui mesi.
ACCORDO. L’estensione del vincolo di due mesi servirà a gestire i contratti dei giocatori in scadenza a fine giugno o in prestito secco, come Kulusevski dalla Juve, senza che i proprietari paghino un euro in più di stipendio. E’ chiaro che l’accordo quadro non sarà vincolante per i singoli e ogni intesa dovrà essere ratificata tra un calciatore e il suo club. La speranza della Fifa è che il principio valga anche per i prestiti internazionali, visto che non si può fare una norma comune tra Paesi differenti.